E’ morto in Spagna il filosofo Raimon Panikkar, maestro del dialogo religioso

E’ morto giovedì sera, 26 agosto, all’eta’ di 91 anni nella sua casa di Tavartet (Barcellona) il teologo e filosofo catalano Raimon Panikkar. A darne notizia è la Fondazione Vivarium, da lui presieduta. Nato a Barcellona nel 1918, da madre catalana cattolica e da un industriale indiano, Panikkar era noto per la sua trattazione sui generis dei temi cristologici e relativi al dialogo fra le religioni cattolica, induista e buddhista.

Laureato in filosofia e in chimica a Madrid e in teologia a Roma, ha insegnato religione comparata ad Harvard e storia delle religioni e filosofia della religione all’università di Santa Barbara, in California, ma anche nelle università di Madrid, Montreal, Varanasi e Bangalore. Nel 2005 ricevette la laurea ad honorem in Antropologia ed epistemologia delle religioni dalla facolta’ di Sociologia dell’università degli studi di Urbino Carlo Bo.

Ordinato sacerdote nel 1946, entrò nell’Opus Dei, che successivamente abbandonò. Panikkar ha pubblicato oltre 80 libri nei quali ha sempre sostenuto il dialogo fra persone e religioni e un messaggio in difesa della pace e del consenso, favorito dalle diverse religioni dei suoi genitori e dal fatto di aver vissuto per un lungo periodo a Roma, negli Stati Uniti e in India, il Paese col quale rimase sempre in contatto, dopo averlo visitato per la prima volta nel 1955.

”Sono andato cristiano, mi sono scoperto indiano e torno buddhista, senza aver smesso di essere cristiano”, era solito ripetere, essendo l’esempio vivente della sua difesa della convivenza fra religioni. Panikkar annoverava fra le sue amicizie quelle con Jurgen Habermas e Hans Kung. Membro dell’Unesco e del Tribunale permanente dei popoli, il filosofo catalano ha sempre indissolubilmente legato la prassi alla teoria, la contemplazione all’azione, la preghiera all’impegno politico. La sua filosofia è legata all’integrazione delle diverse dimensioni della realtà, individuate da Panikkar nella triade umano-divino-cosmico o, anche, da un punto di vista filosofico, nella coscienza-libertà-materia. Nella sua visione, le tre dimensioni si contrappongono, rimanendo distinte benché inscindibili.

Una visione che non mancò di suscitare clamore e polemiche, dal momento che Panikkar era solito affermare che non esiste un Dio che non sia tale, se non per gli uomini. Il filosofo ha lungamente frequentato l’Italia, dove a Venezia un convegno nel 2008 riuni’ studiosi da tutto il mondo del suo pensiero in un convegno in occasione del suo 90/o compleanno, in cui fu presentato il primo volume dell’Opera Omnia, in sedici volumi, pubblicato dalla casa editrice Jaca Book. Nominato nel 2000 Chevalier des Artes et des Letres dal governo francese e, un anno dopo, insignito della Medaglia d’Oro della Presidenza della Repubblica italiana, Panikkar si era ritirato negli ultimi anni a Tavertet, dove è rimasto fino alla sua morte.

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