Cadute nella notte tra il 24 e il 25 aprile le pale dell’elica del Moulin Rouge, il mitico locale di “cabaret” di Parigi. Il cedimento, le cui cause sono ignote, non ha provocato feriti. “E’ la prima volta che avviene un incidente del genere dalla creazione del Mouling Rouge, il 6 ottobre 1889″, ha precisato la direzione del locale. Che ha aggiunto che il cedimento è avvenuto “fortunatamente dopo la chiusura”. “Ogni settimana – hanno assicurato i responsabili – la direzione tecnica verifica il meccanismo delle pale del mulino e non ha ravvisato alcun problema”. L’unico incidente grave avvenuto nel “tempio” del can-can fu un incendio durante alcuni lavori nel 1915, che per le conseguenze di quel disastro rimase chiuso 9 anni.
Il Moulin Rouge sorge ai piedi della collina di Montmartre e nell’immaginario collettivo dell’inizio del secolo scorso era sinonimo delle folli notti parigine, insieme con il “Lido”. Le ballerine del celebre can-can ne sono state le assolute protagoniste. Il 6 ottobre prossimo il cabaret – davanti al quale si sono fatti immortalare in fotografie milioni di turisti di tutto il mondo – festeggerà i 135 anni di vita. Il Moulin Rouge è operativo tutti i giorni e propone due spettacoli ogni sera, per un totale di 850 spettatori quotidiani, circa 600.000 ogni anno.
Il crollo delle pale del Moulin Rouge
La notizia è rimbalzata su diversi siti ed è stata ripresa anche dal Mirror. L’incidente è avvenuto tra le 2:00 e le 3:00. Anche la facciata dell’edificio è stata danneggiata. La caduta delle pale ha provocato il distacco di tre delle grandi lettere al neon che formano il nome del celebre cabaret posto sul tetto dell’edificio. Sono finite a terra, infatti, anche le lettere “M”, “O” e “U”, vale a dire le prime tre della parola “Moulin”. Le pale, prosegue l’emittente, sono rimaste in strada – coperte da un telone verde – fino alle 8:00, quando sono state rimosse dalle autorità.
Oltre ai Vigili del Fuoco di Parigi, sono intervenuti sul posto anche la Polizia nazionale e un team della Polizia municipale e del Dipartimento di prevenzione, ha riferito Kévin Havet, vice responsabile della sicurezza del municipio del 18mo arrondissement della capitale. In mattinata, fino a quando i relitti del mulino non sono stati sgomberati dal marciapiedi di Pigalle, decine e decine di turisti si sono immortalati in irripetibili selfie: le 4 pale rosse adagiate a terra, vicino alle lettere MOU, le prime tre della celeberrima insegna.