
Vuoi vincere Sanremo? Chiedi a Marta Donà, la manager di Olly, Mango, Maneskin... (blitzquotidiano.it) foto Ansa
Se c’è una costante a Sanremo negli ultimi anni, oltre al Fantasanremo e ai meme del giorno dopo, è il nome di Marta Donà. I vincitori cambiano, ma il nome dietro le quinte resta sempre quello. Se non conoscete Marta Donà, vi basti sapere che è praticamente l’oracolo del Festival, la manager che negli ultimi cinque anni ha portato a casa quattro vittorie su cinque. Avete presente Marco Mengoni, Angelina Mango, i Måneskin e, quest’anno, il fresco vincitore Olly? Sapete cosa hanno in comune questi cantanti? Sono tutti gestiti – o ex gestiti – da LaTarma, l’agenzia di Marta Donà.
Coincidenze? Fortuna? Talento? O forse Marta Donà ha scoperto il codice segreto per vincere Sanremo e non ce lo vuole dire?
LaTarma: la factory dei campioni sanremesi
Tra i manager dell’attuale panorama musicale, Marta Donà è una certezza assoluta. Ha costruito LaTarma pezzo dopo pezzo, trasformandola in un’incubatrice di talenti vincenti. Olly ha ufficializzato il suo ingresso nel team solo qualche mese fa, e guarda un po’? Boom, vittoria a Sanremo 2025 con “Balorda nostalgia”.
Ora, o la Donà ha un’abilità innata nel riconoscere chi ha il “fattore X” (e in quel caso, X Factor dovrebbe direttamente offrirle una poltrona fissa), oppure si sa muovere nell’ambiente come pochi altri. La verità, probabilmente, sta nel mezzo: una manager capace di leggere il mercato, scegliere gli artisti giusti e farli arrivare al pubblico nella maniera perfetta.
Dal teatro di Verona ai vertici della discografia
La carriera di Marta Donà è partita da lontano, come nelle migliori storie di successo. Non è spuntata dal nulla con una raccomandazione d’oro, ma si è fatta le ossa tra fotocopie e comunicati stampa. La sua storia parte da Verona, dove faceva le fotocopie al Teatro Nuovo. Poi il passaggio in MN, un’agenzia di comunicazione, poi l’approdo in Sony come ufficio stampa. Il vero punto di svolta arriva nel 2011, quando un giovane Marco Mengoni la sceglie come manager. Lei, umile, inizialmente gli dice: “Non sono capace”. Ma Mengoni insiste. Da quel momento parte una scalata che la porterà a gestire alcuni degli artisti più influenti della scena italiana. Fonda LaTarma nel 2015 e comincia a costruire un roster che oggi fa invidia a chiunque.
Nel tempo ha costruito una squadra quasi interamente al femminile, cosa non da poco in un settore spesso dominato dagli uomini. Ed è proprio questo team che, anno dopo anno, ha portato al successo una lista di artisti che farebbe impallidire qualsiasi discografico.
Vinci Sanremo oggi, conquisti l’Eurovision domani
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Oltre a sfornare vincitori sanremesi, Marta Donà ha dimostrato di avere un tocco magico anche per l’Eurovision Song Contest.
Il caso più eclatante? Ovviamente i Måneskin, che sotto la sua gestione sono passati da band rivelazione di X Factor a fenomeno mondiale. Dopo la vittoria a Sanremo 2021 con Zitti e buoni, hanno stravinto all’Eurovision e da lì in poi è stata solo un’ascesa continua.
E se pensate che il successo dei Måneskin sia stato un caso isolato, ripensateci. Mengoni, dopo il trionfo sanremese del 2023, ha portato Due vite fino alla finale europea. E ora tocca a Olly, che volerà a Basilea per l’Eurovision 2025.
In pratica, se Sanremo è il trampolino, Marta Donà è la catapulta.
Non tutte le storie d’amore, però, durano per sempre. Dopo quattro anni e mezzo di collaborazione, la manager e i Maneskin hanno preso strade diverse. Marta Donà ha sempre parlato della separazione con grande maturità, paragonandola a una storia d’amore finita. Certo, non è facile lasciarsi quando si è passati insieme dal suonare in via del Corso a vincere l’Eurovision.
Dopo il distacco, i Måneskin hanno continuato la loro corsa internazionale, mentre LaTarma si è concentrata su altri talenti. Risultato? Mengoni e Mango hanno vinto i Sanremo successivi, e Olly ha completato il poker.
Olly, l’ultimo tassello della collezione LaTarma
Ma parliamo di Olly. Questo ragazzo genovese che in poco tempo eccolo lì, con il trofeo in mano. Il suo pezzo, Balorda nostalgia, ha fatto breccia nel cuore delle giurie e del pubblico, e c’è da scommettere che dietro al suo successo ci sia la regia della Donà. Il suo ingresso in LaTarma è avvenuto lo scorso settembre, giusto in tempo per andare a Sanremo e vincere il Festival.
Per chi segue il Festival da anni, questa storia ha un deja-vu familiare: Angelina Mango, Marco Mengoni, Måneskin… tutti passati sotto la sua ala prima di conquistare il palco dell’Ariston.
Coincidenze o strategia vincente?
Quando vinci quattro Sanremo su cinque, non puoi più parlare di caso. O Marta Donà ha un quadro di Dorian Gray che le sussurra i vincitori del Festival, oppure ha trovato la formula perfetta per costruire un successo.
Il suo talento è evidente: sceglie gli artisti giusti, li prepara al meglio, li fa arrivare al Festival con il pezzo giusto e il team giusto.
È una strategia chirurgica, un metodo che funziona con una precisione impressionante. E allora, la domanda sorge spontanea: se vuoi vincere Sanremo, devi necessariamente affidarti a Marta Donà?
Visti i risultati, sembra proprio di sì. E forse, nel backstage dell’Ariston, più di un cantante sta già cercando il suo numero di telefono.