Nelle+proteine+del+sangue+la+spia+di+67+malattie%3A+dai+tumori+ai+disturbi+cardiaci%2C+verso+diagnosi+pi%C3%B9+rapide
blitzquotidianoit
/societa/nelle-proteine-del-sangue-la-spia-di-67-malattie-dai-tumori-ai-disturbi-cardiaci-verso-diagnosi-piu-rapide-3649805/amp/
Lifestyle

Nelle proteine del sangue la spia di 67 malattie: dai tumori ai disturbi cardiaci, verso diagnosi più rapide

Un recente studio pubblicato su Nature Medicine rivela che è possibile diagnosticare 67 malattie, comprese forme di tumore, disturbi cardiaci e neurologici, attraverso un semplice test del sangue. Questa ricerca, frutto della collaborazione tra GlaxoSmithKline, Università di Cambridge, University College di Londra, Università Queen Mary di Londra e Istituto di Sanità di Berlino, segna un significativo avanzamento nella diagnostica medica. Analizzando le proteine presenti nel plasma, il test potrebbe rivoluzionare il modo in cui identifichiamo e trattiamo malattie, soprattutto quelle rare che attualmente richiedono mesi o anni per essere diagnosticate.

L’importanza delle proteine nel sangue

L’analisi del sangue rivela informazioni preziose grazie alle proteine che vi circolano. Studi recenti hanno ampliato questa conoscenza. Due studi britannici pubblicati su Nature Communications hanno identificato 618 proteine nel sangue correlate a 19 tipi di tumore, con 107 di queste capaci di segnalare il rischio fino a 7 anni in anticipo. Inoltre, una ricerca pubblicata su Nature nel dicembre 2023 ha esplorato come un test del sangue possa predire quale organo invecchierà prima in individui sani, permettendo un intervento medico precoce.

Nelle proteine del sangue la spia di 67 malattie: dai tumori ai disturbi cardiaci, verso diagnosi più rapide (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Lo studio della Proteomica

Il più vasto studio di proteomica, condotto su 40mila individui della Biobank britannica, ha analizzato oltre 3mila proteine. I ricercatori, tra cui Julia Carrasco-Zanini, Robert Scott e Claudia Langenberg, hanno individuato la “firma” proteica specifica per ciascun disturbo, migliorando l’efficacia nella predizione delle malattie rispetto ai metodi standard attuali. Claudia Langenberg sottolinea la necessità di convalidare questi risultati su popolazioni diverse per garantire l’affidabilità del metodo. Robert Scott di GSK evidenzia il potenziale delle tecnologie proteomiche per identificare pazienti ad alto rischio e migliorare lo sviluppo di farmaci. Ulteriori ricerche sono necessarie per ampliare la comprensione di come queste tecnologie possano essere applicate in modo efficace nella pratica clinica.

FIlippo Limoncelli

Recent Posts

I film e le serie tv del momento su Netflix e Prime Video: da Svaniti nella notte a Those About to Die

Vediamo quali sono i titoli del momento su Netflix e Prime Video, i film e…

10 minuti ago

Olimpiadi, ci siamo: chi sarà il Re dei Giochi? Ecco i cinque più attesi

Domanda da un milione di dollari sulle Olimpiadi: chi sarà il “Re dei Giochi” al…

40 minuti ago

Francobollo dedicato all’AGCOM presentato nel giorno della relazione annuale 2024 dell’Autorità

L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha ora il suo francobollo dedicato. Si tratta…

45 minuti ago

Cosa sono le Rip Currents, le correnti a cui fare attenzione al mare: ecco come riconoscerle e cosa fare

Le vacanze al mare sono un classico intramontabile, con spiagge affollate di turisti che cercano…

1 ora ago

Crolla un ballatoio a Scampia, due morti e diversi feriti tra cui sette bambini

Sono tutte appartenenti alla stessa famiglia le persone coinvolte nella tragedia avvenuta ieri sera nel…

2 ore ago

Ruba una panchina da un’area pubblica di Palermo e la porta via con lo scooter VIDEO

Domenica 21 luglio, Palermo è stata scossa da un episodio insolito: un presunto ladro è…

2 ore ago