Dal 18 ottobre gli abbonamenti a Netflix costeranno di più. Una lettera il giorno prima ha annunciato agli abbonati l’aumento. Distribuito fascia per fascia.
Il piano Standard con pubblicità passa da 5,49 euro a 6,99 al mese: 18 euro l’anno. Il piano Standard passa da 12,99 euro a 13,99 al mese. L’aumento maggiore lo subisce il piano Premium, da 17,99 euro a 19,99 al mese.
I rincari si spiegano con la politica adottata dal maggiore player della tv in streaming. Netflix chiude il terzo trimestre sopra le attese, anche se la crescita dei nuovi abbonati rallenta. L’utile netto è salito del 41% a 2,36 miliardi di dollari, mentre i ricavi hanno segnato un rialzo del 15% a 9,83 miliardi. I nuovi abbonati sono stati 5,07 milioni, in rallentamento rispetto agli 8,76 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Il numero totale degli abbonamenti a 282,7 milioni.
La stretta sulla condivisione delle password e l’aumento dei prezzi hanno aiutato Netflix ad aumentare gli abbonati e migliorare gli utili. Il colosso della tv in streaming mantiene un solido vantaggio sulle società di intrattenimento tradizionali come Warner Bros Discovery e Disney, alle presse con un calo delle loro attività televisive e i continui investimenti nello streaming.
Per il trimestre in corso, Netflix stima un aumento dei ricavi fra l’11 e il 13% grazie a un un mixi di nuovi abbonati e aumento dei prezzi. Previsioni che hanno convinto Wall Street, dove nelle quotazioni after hours i titoli Netflix sono arrivati a guadagnare il 5,4%.
I titoli del colosso della tv in streaming sono più che quadruplicati dal maggio del 2022, quando un rallentamento della crescita portò a un’ondata di vendite. Da allora Netflix ha guadagnato 60 milioni di nuovi abbonati grazie alla stretta sulla condivisione delle password e a nuovi abbonamenti a basso prezzo con la pubblicità.