Netflix registra un aumento significativo dei propri abbonati, seguito da un incremento del 16% dei ricavi annuali rispetto all’anno precedente. La crescita del numero di abbonati, però, si lega anche a un aumento dei prezzi. Si tratta dell’ennesimo rincaro per i propri utenti in diversi Paesi. Italia esclusa, per il momento.
Netflix è la piattaforma di streaming più famosa al mondo, quella più utilizzata e infine la più discussa. Questa popolarità, nel bene e nel male, è testimoniata dai numeri, quelli dei propri abbonati e quelli puramente finanziari. Nell’ultimo trimestre, la piattaforma ha registrato un aumento dei ricavi del 16% superando per la prima volta i 10 miliardi di dollari, con un utile operativo di 2,3 miliardi di dollari. Netflix ha poi annunciato un programma di riacquisto di azioni per 15 miliardi di dollari.
Questi dati seguono poi uno specifico andamento, quello che riguarda il numero degli abbonati. La piattaforma, infatti, ha visto un considerevole aumento dei propri utenti: in soli tre mesi se ne sono registrati ben 19 milioni. Questo incremento ha portato il numero globale degli abbonati paganti a 302 milioni. Si tratta di numeri da record, soprattutto considerando le previsioni degli analisti, i quali si aspettavano di raggiungere circa i 9 milioni di abbonati, quasi la metà.
Perché tanto successo? Sono diversi i fattori che hanno contribuito a una crescita del numero degli abbonati così significativa. Su tutti, ovviamente, i contenuti. Si passa dal successo della seconda stagione di Squid Game, che ha registrato 68 milioni di visualizzazioni solo nella prima settimana, alla diretta del match di boxe tra Jake Paul e Mike Tyson, che a novembre dell’anno appena trascorso ha registrato 108 milioni di spettatori in tutto il mondo. Uno sguardo al futuro: Netflix guarda già ai prossimi contenuti originali che ha in programma di lanciare. Si fa riferimento alle nuove stagioni di serie di successo come Stranger Things e Wednesday, oltre a un’offerta ancora maggiore di eventi sportivi dal vivo e, infine, di videogiochi, perlopiù basati sui contenuti originali della piattaforma stessa.
Le note dolenti. La proposta si arricchisce e il portafogli si svuota. L’azienda, infatti, ha annunciato l’aumento dei prezzi degli abbonamenti, al momento circoscritto a Paesi come gli Stati Uniti, il Canada, l’Argentina e il Portogallo. L’Italia, almeno per ora, è esclusa. L’ultimo aumento dei prezzi della piattaforma risale all’ottobre del 2023. In Italia, invece, l’ultimo rincaro è stato introdotto appena pochi mesi fa, ad ottobre del 2024.”Una strategia volta a sostenere gli investimenti nei contenuti e nelle nuove funzionalità del servizio”, si legge nella lettera agli investitori.
Nello specifico, ecco i nuovi prezzi negli Stati Uniti di tutti gli abbonamenti proposti dalla piattaforma, che per la prima volta coinvolgono anche il piano con pubblicità, il più economico, lanciato nel 2022.