Nuova tv digitale: guida e consigli per l’acquisto

A partire da ottobre 2021 è cominciato il passaggio definitivo alla nuova tv digitale. Grazie ai nuovi standard tecnologici, questa permette di avere una migliore qualità del segnale e trasmissioni in alta definizione.

Il passaggio è quello al sistema DBV-T2, che terminerà definitivamente nel 2023.

Ciò vuol dire che alcuni televisori, in particolar modo quelli acquistati prima del 2010, non sono in grado di supportare il nuovo sistema, per cui è necessario sostituirlo o dotarlo di un nuovo decoder.

Per verificare se il proprio televisore è compatibile con il nuovo digitale terreste, basta semplicemente utilizzare il telecomando provare su appositi canali di test, in totale autonomia.

Vediamo più nel dettaglio.

Quando inizia lo switch off

Prima di capire come fare per verificare la compatibilità, indichiamo di seguito la calendarizzazione con cui sta avvenendo tale passaggio:

  • Dal 15 ottobre 2021 le tv nazionali, senza obbligo ma per libera scelta, potranno dismettere la codifica Mpeg-2;
  • Dal 15 novembre 2021 a giugno 2022 ogni regione di Italia, a partire dalla Sardegna, progressivamente passerà allo standard Mpeg-4 / H.264 per tutti i canali trasmessi. Questo vuol dire che le emittenti nazionali e locali lasceranno la banda 700 MHz per trasmettere in DVB-T/Mpeg-4;
  • Dal 2023 avverrà il passaggio definitivo dallo standard DVB T a DVB T2.

Dunque, se non si è in possesso di una tv omologata con il nuovo sistema, questi sono i canali che – a partire da ottobre 2021 – si potrebbe avere difficoltà a vedere:

  • Canali Rai: Rai4, Rai5, Rai Movie, Rai Yoyo, Rai Sport+, Rai Storia, Rai Premium, Rai Gulp e Rai Scuola. È invece possibile continuare a vedere Rai1, Rai2, Rai3 e Rainews 24, che per il momento continuano a trasmettere in MPEG2.
  • Canali Mediaset: TGCOM24, Mediaset Italia2, R101 Tv, Virgin Radio Tv, Radio 105, Boing Plus. Restano visibili Canale5, Italia1 e Rete4.

Come capire se cambiare televisione

I televisori che sicuramente supportano il formato Mpeg-4 sono tutti quelli in grado di ricevere i canali in HD, ovvero quelli acquistati dal 1° gennaio 2017.

Per quelli comperati tra il 2010 e il 2017, invece, occorre controllare la capacità di ricezione consultando il manuale, oppure provando a vedere se sono visibile i canali HD già in uso, o ancora eseguendo un piccolo test.

Infatti, per sapere se i propri dispositivi sono compatibili, bisogna sintonizzarsi su canali specifici già disponibili in HD, quali: il canale 501 per RAIUNO HD, 505 per Canale 5 HD e 507 per LA7 HD. Se almeno un canale HD è visibile, la TV è allora in grado di supportare la codifica MPEG-4.

In caso contrario, sarà dunque necessario sostituire la propria televisione o comprare un decoder. Prima però di procedere con l’acquisto, è importante avere quante più informazioni possibili, relative a dati tecnici e non solo. A tal proposito, potrebbe essere utile consultare portali specializzati come smartdomotica.it dove è possibile trovare news, aggiornamenti, guide all’acquisto e tanto altro in merito all’universo tech, inclusi TV e decoder.

Bonus Tv

Nel caso in cui si dovesse avere un Isee al di sotto dei 20mila euro, è inoltre possibile richiedere il Bonus tv: uno sconto di 30 euro per l’acquisto di un decoder o di un televisore con tuner DVB-T2. Per accedere all’incentivo, le famiglie devono scaricare un apposito modulo disponibile sul sito del MISE, attraverso il quale autocertificano di avere diritto al contributo.

Il bonus verrà poi fornito direttamente dal negoziante che, al momento dell’acquisto, dovrà inserire il codice fiscale del cliente sul sito dell’Agenzia delle entrate, insieme ai riferimenti del documento di identità e ai dati identificativi del prodotto. Nella prima dichiarazione fiscale utile, il rivenditore recupererà lo sconto applicato tramite credito d’imposta.

Per quanto riguarda la sostituzione del televisore, tutti invece possono fare domanda per il Bonus Rottamazione, che prevede uno sconto del 20% sul costo del nuovo apparecchio fino ad un massimo di 100 euro, per il quale il governo ha stanziato 100 milioni di euro. Il bonus si può ricevere fino alla fine del 2022 o fino ad esaurimento risorse.

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