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Orsi uccisi, catturati o scomparsi in Trentino: 64 negli ultimi 23 anni

Negli ultimi 23 anni, il Trentino ha visto la morte, cattura o scomparsa di 62 orsi secondo le stime del movimento animalista StopCasteller, basate sui dati forniti dalla Provincia di Trento. Questo numero include l’orsa Kj1, abbattuta il 30 luglio dopo aver aggredito un uomo di 43 anni a Naroncolo, Dro, e un cucciolo di sei mesi investito sulla Paganella nello stesso giorno. Il bilancio, partito dal 2000 con il progetto Life Ursus che ha introdotto i primi due orsi dalla Slovenia, conta sette orsi abbattuti, compreso l’orso M90, ucciso a febbraio 2024. Altri 9 orsi risultano scomparsi, 16 morti per cause sconosciute, 8 per predazione da parte di altri orsi, e 7 per cause naturali o investimenti.

Cause di morte e aggressioni agli umani

Le morti degli orsi trentini sono variate da cause naturali a interventi umani. Oltre agli orsi abbattuti per interventi diretti, come nel caso dell’orsa Kj1, altri orsi sono stati trovati morti per diverse ragioni: sconosciute (16), predazione da parte di altri orsi (8) e cause naturali o incidenti stradali (7). Gli esemplari Mj5 e F36 sono stati trovati morti nell’autunno 2023. La situazione degli orsi in Trentino è complessa e preoccupante, evidenziata anche dai recenti incidenti che hanno coinvolto gli orsi e gli umani. L’orsa Jj4, responsabile dell’uccisione di Andrea Papi nel 2023, è attualmente rinchiusa nel Centro faunistico Casteller.

Orsi uccisi, catturati o scomparsi in Trentino: 64 negli ultimi 23 anni (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Popolazione di orsi in Trentino

Nonostante le numerose perdite, la popolazione di orsi in Trentino è in crescita. Il Rapporto Grandi Carnivori 2023 ha registrato 98 orsi bruni con più di un anno di età, esclusi i 22 cuccioli delle tredici cucciolate avvistate lo scorso anno. Dal 2014 ad oggi, si sono verificati otto attacchi all’uomo, di cui uno mortale. I “falsi attacchi” sono stati sedici, senza provocare ferimenti. Solo nell’ultimo mese, si sono verificati diversi incidenti, tra cui il falso attacco di una femmina di orso a una signora svizzera con tre bambini il 10 luglio, l’aggressione a un turista francese il 16 luglio a Naroncolo e l’inseguimento di un ciclista a Vezzano il 17 luglio. Questi episodi indicano un’interazione sempre più frequente e talvolta pericolosa tra la crescente popolazione di orsi e gli esseri umani.

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Filippo Limoncelli