MILANO – Paolo Villaggio non conosce il politicamente corretto, anche quando parla di gay: “L’omosessualità? È un’anomalia genetica che va compresa fino in fondo”. Così l’attore genovese a “La Zanzara” su Radio 24. Di primo acchitto potrebbe sembrare un attacco agli omosessuali, ma le cose con l’autore-interprete di “Fantozzi” non sono mai semplici. Villaggio ne ha soprattutto per quella parte della politica che è contraria ai matrimoni gay.
“Si tratta di una deviazione non desiderata e La Russa dovrebbe sapere che l’omosessualità non è una scelta ma ci si nasce. Quando dice che i figli di coppie gay diventano omosessuali è abominevole perché i figli di coppie gay non corrono alcun pericolo. È un retaggio terribile del cristianesimo impietoso che li bruciava vivi. Se uno fosse un vero cristiano dovrebbe capire questa deviazione che si chiama omosessualità. Non è una condizione che scelgono loro”.
La conclusione: “Il rapporto tra omosex non è niente, è un vizio come andare coi transessuali”.
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