Pasqua, Triduo Pasquale e Via Crucis: 6 cose da sapere

Pasqua, Triduo Pasquale e Via Crucis: 6 cose da sapere
Papa Francesco alla sua prima Pasqua da pontefice (Foto Lapresse)

ROMA – Che cos’è il Triduo Pasquale? Perché il venerdì prima di Pasqua alcuni digiunano? In che cosa consiste la Via Crucis? A queste e altre domande sui giorni di Pasqua ha risposto Silvia Morosi sul Corriere della Sera. 

Innanzitutto cominciamo spiegando che cos’è il Triduo pasquale: è il cuore della liturgia della Passione e Risurrezione di Cristo per i cristiani, ed è il culmine dell’anno liturgico, più ancora del Natale. Con il termine “triduo” si intendono i tre giorni che precedono la domenica: dai vespri del giovedì santo alla celebrazione della domenica Pasqua. A Roma il Papa presiede tutte le principali funzioni della Settimana Santa.

Ma ecco tutti i dettagli spiegati da Morosi.

GIOVEDì SANTO – Nella storia il giorno del giovedì non è mai appartenuto al Triduo. Solamente con l’ultima riforma del Concilio Vaticano II (1962-1965) è entrato a farne parte, o meglio a essere considerato come la giornata introduttiva. Il giovedì appartiene , infatti, a due tempi liturgici: conclude la Quaresima e con la Messa «In Coena Domini» dà il via all’inzio del Triduo pasquale.  Il Giovedì Santo inizia con la Messa del Crisma. Durante questa celebrazione (…) non vengono solo benedetti gli oli santi, ma anche rinnovate le promesse sacerdotali. Nel pomeriggio con la Messa vespertina “In Coena Domini”, iniziano ufficialmente i riti del Triduo Pasquale. Durante questa liturgia si compie il tradizionale rito della “lavanda dei piedi“, ricordando l’ultima cena di Gesù e, soprattutto, l’istituzione dell’Eucaristia.

VENERDì SANTO – Il Venerdì Santo, giorno in cui si ricorda la crocifissione, morte e deposizione di Gesù, si svolge una “Azione liturgica” e l’adorazione della Croce. In questo giorno e nel giorno seguente (Sabato Santo), la Chiesa, per antichissima tradizione, non celebra l’Eucaristia. Nelle ore pomeridiane ha luogo la celebrazione della Passione del Signore. Alla sera del Venerdì Santo si celebra tradizionalmente la Via Crucis. Per i Cattolici il Venerdì Santo è giorno di penitenza, digiuno e astinenza.

LE 14 STAZIONI DELLA VIA CRUCIS – La Via Crucis, o Via della Croce, è nata dal desiderio di ripercorrere spiritualmente insieme a Gesù la via che l’ha condotto dal pretorio di Pilato al sepolcro, dopo la crocifissione sul Golgota. Le «14 Stazioni» sono 14 episodi presi dal Vangelo e dalla tradizione popolare. Le stazioni della Via Crucis che tradizionale è arrivata a noi oggi nel corso del tempo sono: Gesù è condannato a morte; Gesù è caricato della Croce; Gesù cade per la prima volta; Gesù incontra sua Madre; Gesù è aiutato a portare la Croce da Simone di Cirene; Santa Veronica asciuga il volto di Gesù; Gesù cade per la seconda volta; Gesù ammonisce le donne di Gerusalemme; Gesù cade per la terza volta; Gesù è spogliato delle vesti; Gesù è inchiodato sulla Croce; Gesù muore in Croce; Gesù è deposto dalla Croce; Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro.

SABATO SANTO – Il Sabato Santo è un giorno “a-liturgico“, cioè privo di liturgie. Non si compie nessuna celebrazione, se non alla sera la grande veglia pasquale, che S. Agostino definiva «la madre di tutte le Veglie». La veglia viene celebrata la sera del Sabato Santo. Ha quattro momenti distinti: la liturgia della luce, con la benedizione del fuoco, la preparazione del cero, la processione, l’annunzio pasquale; la liturgia della Parola, con la proclamazione di nove letture bibliche; la liturgia battesimale, con le litanie dei santi, la benedizione dell’acqua, la celebrazione dei battesimi, la rinnovazione dei voti battesimali e termina con la liturgia eucaristica.

LA DOMENICA DI PASQUA – La lettura del Vangelo per la Messa nel giorno di Pasqua è tratta da Giovanni e fa riferimento al sepolcro vuoto. Si possono però leggere come facoltativi anche i testi dei Vangeli proposti per la notte santa, oppure, nella Messa vespertina, il racconto di Luca sull’apparizione ai discepoli in cammino verso Emmaus.

IL DIGIUNO – I quaranta giorni che precedono la Pasqua vengono vissuti dai fedeli come un periodo di preparazione e conversione per prepararsi al meglio alla Pasqua. Il digiuno è una delle pratiche quaresimali più note. Attualmente i fedeli sono tenui contemporaneamente sia al digiuno ecclesiastico che all’astinenza dalla carne due volte l’anno, il Mercoledì delle Ceneri (per il rito ambrosiano il primo venerdì di Quaresima) e il Venerdì Santo. Sono tenuti alla sola astinenza dalle carni in tutti e singoli i venerdì di Quaresima, purché non coincidano con un giorno annoverato tra le solennità dal calendario liturgico della Chiesa cattolica. Al digiuno sono tenuti i fedeli dai diciotto anni compiuti ai sessanta. I malati o coloro che devono fare lavori estremamente faticosi possono essere dispensati dalle penitenza

 

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