Per San Valentino regali fai-da-te, responsabili o equo-solidali

A tre giorni da San Valentino, gli Stati Uniti appaiono, come sempre, in piena ubriacatura da buoni sentimenti e stucchevoli tradizioni consumistico-amorose.

Anche perché biglietti e regali per il 14 febbraio nel mondo anglosassone  non sono prerogativa del partner più o meno ufficiale, ma contagiano ogni settore della società: se i bambini li portano agli amichetti tanto quanto alle madri, queste fanno lo stesso con le colleghe, con i vicini di casa  e spesso perfino con le famiglie che incontrano in chiesa.

Un’abitudine talmente radicata che ha fatto scandalo, oggi, la notizia di una scuola inglese del Somerset che ha bandito dalle classi lo scambio di “Valentine’s cards” per evitare ai piccoli delle elementari “il trauma di un eventuale rifiuto”, come accadeva sempre a Charlie Brown.

Ma in tempo di crisi, il problema principale a 72 ore dall’arrivo di Cupido – almeno osservando il tam-tam su Internet – pare quello di trovare un regalo che colpisca, ma che contemporaneamente sia a portata di portafoglio. Ben vengano i romantici week-end alle terme o in una tranquilla beauty farm, a patto di trovare un pacchetto in offerta, oppure le gite nella natura per rilassarsi in coppia lontano dallo stress della vita quotidiana.

A meno di non essere degli irriducibili della movida, perché in quel caso i siti consigliano una serata in discoteca o in un locale dove si organizzi un ballo a tema. Se il Valentine’s party è troppo caro, la festa la potete fare a casa vostra, suggeriscono gli esperti, magari invitando alcune coppie d’amici.

Per gli i più tradizionalisti, affezionati a fiori e tavoli a lume di candela, la dritta vincente è sempre quella della cena romantica, al ristorante o – se vi sentite in grado di stupire il partner con eccezionali doti culinarie – anche nel vostro salotto. Fai da te consigliato anche per realizzare i biglietti d’auguri e fuggire dagli standard decisamente poco fantasiosi personalizzando dediche e disegni.

Una strada che ha seguito anche il Grand Old Party (il partito conservatore americano), che per raccogliere fondi – in occasione della festa più commerciale dell’anno – ha stampato una serie di cartoline d’auguri “dedicate” agli avversari democratici. Gli elettori statunitensi potranno così festeggiare con un Barack Obama che ammicca “Accetta questo biglietto di San Valentino al posto di un lavoro” o con il sorridente faccione del vicepresidente Joe Biden che ricorda, tra i volti dei due celebri sconosciuti imbucati alla Casa Bianca per l’ultima cena di Stato: “Tutti sono invitati, questo San Valentino”.

Chi voglia dedicare la festa al proprio compagno ma anche ai meno fortunati, può invece prendere spunto dalle idee proposte dall’Huffington Post. Dall’album “Hope for Haiti”, in vendita su Amazon e iTunes, i cui proventi andranno a favore della ricostruzione dell’isola caraibica distrutta dal terremoto, ai cioccolatini del commercio equo-solidale, fino alle cartoline d’auguri di Save the Children o ai diamanti della “Brilliant Earth”, estratti legalmente nel rispetto delle giuste condizioni di lavoro in zone non interessate da conflitti per le pietre preziose.

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