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Perché gli adolescenti fanno scelte poco sagge? Lo spiega uno studio

L’adolescenza è un periodo turbolento, caratterizzato da decisioni impulsive, comportamenti ribelli e momenti di apparente irrazionalità. Per i genitori, questo può significare affrontare situazioni difficili, come discutere per scelte sbagliate o incomprensibili dei loro figli. Ma c’è una spiegazione scientifica dietro queste decisioni, ed è legata al modo in cui il cervello degli adolescenti funziona durante questa fase cruciale dello sviluppo. Un recente studio, pubblicato sulla rivista Plos Biology dai ricercatori dell’Università di Würzburg in Germania, suggerisce cosa accade nel cervello degli adolescenti, concentrandosi su un fenomeno chiamato rumore decisionale.

Secondo lo studio, questo “rumore” influenza significativamente la capacità decisionale degli adolescenti, rendendo meno ottimali le scelte che compiono. Questo non significa che ogni decisione sbagliata possa essere giustificata come inevitabile, ma offre una prospettiva più comprensiva sul perché molti ragazzi sembrano lottare con il prendere decisioni sensate. Il rumore decisionale, un concetto che indica un aumento delle interferenze o delle fluttuazioni nel processo decisionale, potrebbe essere legato a uno sviluppo ancora incompleto di alcune aree cerebrali cruciali per il controllo cognitivo.

Il cervello degli adolescenti, un’opera in costruzione

Gli adolescenti non sono solo adulti in miniatura. Il loro cervello è ancora in fase di sviluppo, con molte aree chiave, come la corteccia prefrontale, che maturano pienamente solo verso la fine dei vent’anni. Questa regione è particolarmente importante per il controllo cognitivo, la pianificazione e la regolazione delle emozioni. Durante l’adolescenza, i cambiamenti strutturali e funzionali del cervello li rendono più vulnerabili a influenze esterne, come emozioni intense, pressioni sociali e motivazioni personali.

Lo studio condotto dai ricercatori tedeschi ha analizzato questi aspetti in modo dettagliato. Attraverso test su un campione di 93 persone di età compresa tra i 12 e i 42 anni, gli scienziati hanno osservato che gli adolescenti mostrano un livello di rumore decisionale significativamente più alto rispetto agli adulti. Questo li porta a prendere decisioni meno ponderate e più impulsive, spesso orientate a risultati immediati piuttosto che a benefici a lungo termine.

Il cervello degli adolescenti, un’opera in costruzione (blitzquotidiano.it)

Il ruolo del rumore decisionale

Il rumore decisionale è stato descritto come un elemento di disturbo che sovrasta la capacità di prendere decisioni ottimali. Questo non significa che gli adolescenti siano incapaci di fare scelte razionali, ma che il loro processo decisionale è spesso “interferito” da fattori come emozioni, influenze sociali o stimoli motivazionali. Lo studio ha messo in evidenza che, con l’avanzare dell’età, il livello di rumore decisionale tende a diminuire, grazie a uno sviluppo graduale delle risorse cognitive e della capacità di controllo cognitivo.

I ricercatori ipotizzano che il motivo per cui gli adolescenti sono più suscettibili al rumore decisionale sia legato alla limitata disponibilità di risorse cognitive. Queste risorse sono ancora in via di sviluppo, e ciò spinge i ragazzi a fare affidamento su strategie decisionali più semplici, che però possono portare a scelte meno ottimali. A questo si aggiungono le influenze esterne, come le emozioni e i contesti sociali, che spesso guidano le loro azioni.

I test e i risultati dello studio

Per comprendere meglio il fenomeno, i partecipanti allo studio hanno completato tre diversi compiti di apprendimento basati sul rinforzo. Il primo compito misurava l’influenza delle motivazioni sulle scelte, il secondo valutava la capacità di adattarsi a cambiamenti ambientali, mentre il terzo analizzava il comportamento orientato agli obiettivi. Questi test hanno permesso di identificare chiaramente il ruolo del rumore decisionale nelle scelte compiute dai partecipanti, mostrando come il fenomeno fosse più pronunciato negli adolescenti.

Uno dei risultati chiave dello studio è stato che, mentre il rumore decisionale diminuisce con l’età, questo calo è accompagnato dallo sviluppo di capacità decisionali più complesse. Ad esempio, la capacità di pianificazione e flessibilità aumenta con il tempo, rendendo gli adulti più abili nel prendere decisioni ponderate rispetto agli adolescenti. Tuttavia, gli scienziati sottolineano che questo sviluppo richiede tempo ed è fortemente influenzato dalle esperienze individuali e dall’ambiente sociale.

Le implicazioni cliniche ed evolutive

Lo studio ha anche evidenziato come il rumore decisionale possa avere implicazioni cliniche ed evolutive. Gli adolescenti che mostrano livelli particolarmente elevati di rumore decisionale potrebbero essere più vulnerabili a disturbi del neurosviluppo o a problemi comportamentali. Ulteriori ricerche potrebbero aiutare a comprendere meglio come questo fenomeno influenzi la salute mentale e il benessere degli adolescenti, aprendo la strada a interventi mirati per supportare lo sviluppo cognitivo in questa fase critica della vita.

Dal punto di vista evolutivo, il rumore decisionale potrebbe non essere del tutto negativo. Gli scienziati ipotizzano che la maggiore impulsività e la tendenza a esplorare opzioni meno convenzionali possano avere un ruolo adattivo. Durante l’adolescenza, sperimentare e prendere rischi può infatti aiutare i giovani a sviluppare nuove competenze e a costruire un’identità indipendente, anche se questo comporta un aumento del rischio di errori.

Come aiutare gli adolescenti a prendere decisioni migliori

Comprendere il funzionamento del cervello adolescenziale non significa giustificare ogni scelta sbagliata, ma può aiutare genitori, insegnanti e altri adulti a interagire con loro in modo più efficace. Invece di reagire con frustrazione o rabbia, è importante fornire supporto e guidare i giovani verso una migliore comprensione delle conseguenze delle loro azioni.

Creare un ambiente in cui gli adolescenti si sentano liberi di esplorare, ma anche responsabilizzati, può fare la differenza. Questo include offrire loro opportunità di apprendimento, incoraggiare il pensiero critico e fornire esempi positivi di comportamento. Inoltre, la consapevolezza del ruolo delle emozioni e delle influenze sociali può aiutare i genitori a riconoscere quando intervenire e quando lasciare che i ragazzi imparino dai propri errori.

Published by
Claudia Montanari