Domanda semplice: perché i cani scodinzolano? Beh, la risposta è un po’ più complicata. Lo scodinzolio, dicono gli scienziati, potrebbe essere emerso durante il processo di addomesticamento come tratto direttamente selezionato dagli umani (da sempre attratti da movimenti ritmici e ripetitivi) oppure come sottoprodotto della selezione di altri tratti, ad esempio la docilità.
Sono queste le due ipotesi evolutive che emergono dalle più recenti ricerche scientifiche, passate in rassegna sulla rivista Biology Letters dai ricercatori dell’Università di Torino e della Sapienza di Roma, con l’Università di Medicina Veterinaria di Vienna e l’Istituto Max Planck di psicolinguistica nei Paesi Bassi.
I cani convivono con l’uomo da circa 35.000 anni, eppure molti dei loro comportamenti rimangono un enigma scientifico, come lo scodinzolio.
La storia dello scodinzolio
La coda viene mossa sul lato destro per un’eccitazione provocata da stimoli positivi (come la vista del padrone) e sul lato sinistro in caso di emozioni negative (come quelle provocate dalla vista di un cane sconosciuto e dominante). Come si sia evoluto questo comportamento, però, non è ancora del tutto chiaro.
Una prima ipotesi sostiene che il comportamento scodinzolante potrebbe essere stato uno degli obiettivi del processo di addomesticamento, con gli esseri umani che hanno inconsapevolmente selezionato i cani che scodinzolavano più spesso e più ritmicamente. Studi multidisciplinari dimostrano infatti che il cervello umano è attratto dagli stimoli ritmici, i quali innescano risposte piacevoli e coinvolgono le reti cerebrali che fanno parte del sistema di ricompensa.
Una seconda ipotesi, invece, sostiene l’esistenza di un legame genetico tra la docilità e l’anatomia della coda dei cani: la selezione iniziale per la docilità potrebbe aver determinato alterazioni dello sviluppo con ripercussioni su vari tratti come l’anatomia della coda. Ciò sarebbe in linea con i risultati di un esperimento a lungo termine che ha cercato di replicare il processo di addomesticamento dei mammiferi sulle volpi argentate, allevate per 40 generazioni e selezionate direttamente per addomesticabilità e docilità.
Secondo entrambe le ipotesi, la selezione del comportamento scodinzolante potrebbe non essere stata uniforme tra le varie razze: i cani da caccia, per esempio, scodinzolano più dei cani da pastore e hanno subito pressioni selettive diverse nel corso dell’addomesticamento.