Hai pochi amici? Allora sei più intelligente degli altri. Lo dice la scienza

Hai pochi amici? Allora sei più intelligente degli altri. Lo dice la scienza
Hai pochi amici? Allora sei più intelligente degli altri. Lo dice la scienza

ROMA – Avete pochi amici? Allora siete più intelligenti degli altri. Lo rivela una mega ricerca condotta dagli psicologi evoluzionisti Satoshi Kanazawa della London School of Economics e Norman Lee dell’Università di Singapore. Lo studio, pubblicato sul British Journal of Psychology, prende in esame 15 mila persone di età compresa tra i 28 e i 28 anni. 

“Chi trova un amico trova un tesoro”, recita un noto proverbio. E i ricercatori sembrano confermarlo: avere amici su cui poter contare è una fortuna e una straordinaria fonte di benessere. Ma non per tutti: per i più intelligenti, dicono gli studiosi, vale l’esatto contrario. Più è elevato il loro quoziente intellettivo, più si discostano dalla media, tanto meno queste persone traggono beneficio dal rapporto con gli altri. E questo perché non sentono la necessità di ottenere un riconoscimento sociale all’interno del proprio gruppo di appartenenza. 

C’è poi una ragione più propriamente pratica: le loro capacità intellettive superiori consentono a queste persone di risolvere problemi da soli, senza bisogno di un supporto da parte degli altri. Anzi, passare troppo tempo con gli amici potrebbe persino abbassare il loro livello di “felicità”.

La ragione, secondo i ricercatori, risiede nel nostro passato. “I nostri antenati – spiegano – vivevano di caccia e raccolto ed erano organizzati in piccoli gruppi di circa 150 individui. In questo contesto, avere frequenti contatti con amici o conoscenti era necessario per la sopravvivenza e la riproduzione”.

Il quadro è cambiato quando i gruppi hanno iniziato a crescere: gli individui con un quoziente intellettivo più alto avevano meno bisogno di contare sul prossimo per problemi legati alla caccia o alla cura dei propri figli. Riuscivano ad adattarsi al cambiamento senza dover far affidamento sugli amici. Riuscivano, insomma, a fare a meno degli altri.

Fonte: British Journal of Psychology 

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