Poste Italiane sta lavorando al progetto per realizzare un’auto a guida autonoma che possa consegnare pacchi e lettere ai clienti. Una sperimentazione che il gruppo guidato da Matteo Del Fante farà partire a breve, con il bando di gara per l’affidamento del progetto che si chiuderà il 22 gennaio. L’iniziativa rientra nella missione 4 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che punta alla mobilità sostenibile con Poste Italiane che già oggi utilizza poco meno di 5mila veicoli elettrici per la consegna di pacchi e lettere.
Previsto un budget di 600mila euro
L’obiettivo, con il nuovo progetto, è evidentemente quello di sperimentare nuove strade. Il procedimento di gara, con un valore di 600 mila euro, si inserisce nel contesto delle iniziative di Ricerca e innovazione sviluppate da Poste Italiane all’interno del Centro nazionale di mobilità sostenibile (MoSt). Una Fondazione che raccoglie 24 università e 24 grandi imprese, di cui Poste è socio fondatore, che è stata costituita a giugno 2022 ed è il soggetto attuatore del programma triennale di ricerca Sustanable Mobility Center della Comunità Europea, finanziato dal ministero dell’Università e Ricerca (MiUR) su indirizzo del Pnrr. Per ora, scrive MF-Milano Finanza, non si prevede la circolazione del veicolo su strada che sarà dedicato alla consegna di merci nell’ambito dei processi logistici di ultimo miglio, ma la sperimentazione potrebbe evidentemente avere diverse ricadute per rendere più efficiente la distribuzione.
“La costruzione di un prototipo veicolare connesso a guida autonoma rappresenta l’opportunità per Poste Italiane di esplorare nuove soluzioni per la logistica e futuri modelli di funzionamento, come il supporto per le operazioni logistiche e di delivery, ma anche nuovi modelli di interazione con i clienti”, si legge nel bando di gara.
Il prototipo, che sarà sviluppato in ambiente protetto, sfrutterà in particolare “una innovativa piattaforma di sensori ed avanzati algoritmi di intelligenza artificiale per consentire la guida autonoma in ambienti urbani complessi”. Un veicolo che sarà personalizzato con elementi di design “che potranno favorire la user experience degli operatori e di clienti, nonché rispondere alle specifiche funzionalità identificate nei casi d’uso di interesse per Poste Italiane”, si legge ancora.
Un’auto a guida autonoma per le consegne urbane
Lo scenario nel quale l’auto autonoma potrebbe essere utilizzate per rendere più agevole il recapito è allo studio (dalle aree disagiate ai campus universitari per esempio) così come le possibili soluzioni: dall’utilizzo del veicolo come navetta-trasferimento da un centro di recapito ad un altro, a un possibile locker mobile che si programma e torna al centro di distribuzione. Progetti futuristici che il gruppo guidato da Del Fante è pronto a sperimentare con il piano industriale del gruppo che punta già alla decarbonizzazione e digitalizzazione anche con l’uso di droni. Su quest’ultimo fronte con una prima sperimentazione che è già stata condotta a Torino, a fine 2021 con due apparecchi sviluppati dalla società di Bolzano FlyingBasket e con la collaborazione di Leonardo. Ora l’appuntamento è con il nuovo piano industriale che l’amministratore delegato Del Fante presenterà al mercato il prossimo 20 marzo che potrà dare indicazioni più dettagliate sulle nuove strade che Poste Italiane è intenzionata a percorrere per sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie.