Poste Italiane comunica che dal 16 febbraio 2023 sono stati emessi dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy 6 francobolli ordinari appartenenti alla serie tematica “il Patrimonio artistico e culturale italiano” dedicati ai Carnevali più antichi d’Italia: il Carnevale di Venezia, il Carnevale di Fano, il Carnevale di Putignano, il Carnevale di Acireale, il Carnevale di Cento, il Carnevale di Viareggio, relativi al valore della tariffa B pari a 1,20€ per ciascun francobollo.
Tiratura duecentomilaquattro esemplari per ciascun francobollo in fogli da ventotto, pari a un milione e duecentomilaventiquattro francobolli; cinquantamila esemplari per ciascun francobollo in minifogli da dieci, pari a trecentomila francobolli; quarantacinquemila foglietti composti da sei francobolli diversi, pari a duecentosettantamila francobolli; tiratura complessiva un milione e settecentosettantamilaventiquattro francobolli. I francobolli sono stampati dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. Bozzetto a cura di Gaetano Ieluzzo per l’impostazione grafica di tutti i francobolli; Claudia Giusto per il francobollo dedicato al Carnevale di Acireale.
Riproduce Lavica, opera dell’artista Adolfo Mastriani del 1953, diventata dal 2010 maschera ufficiale del Carnevale di Acireale. Sullo sfondo un particolare del Palazzo del Municipio della cittadina siciliana, classico esempio di architettura barocca.
Il più bel Carnevale di Sicilia ha origini antichissime. Il primo documento ufficiale che cita la manifestazione risale al lontano 1594. Dal 1880 iniziarono le sfilate dei carri allegorici in cartapesta, inizialmente preceduti dalle carrozze dei nobili addobbate gioiosamente; successivamente vennero pensati i carri in cartapesta perché in città vi erano parecchi artigiani che utilizzavano tale tecnica per decorazioni varie. Solo nel 1930 vennero introdotte le “macchine infiorate”, ovvero auto addobbate con fiori, peculiarità presente anche ai giorni nostri, anche se le vecchie automobili sono sparite da tempo per lasciare posto a veri e propri carri in fiore.
Il Carnevale oggi si svolge nello stupendo scenario barocco del centro storico, ha il suo cuore nella splendida Piazza Duomo tra l’elegante pietra bianca delle chiese e dei palazzi nobiliari e il caldo colore nero del selciato lavico. La maschera “Lavica” accompagna il Carnevale di Acireale fin dal 1953 e proprio in questi giorni compie i suoi primi 70 anni. Nata dal genio artistico del Maestro Adolfo Mastriani, dal 2010 è la maschera ufficiale del Carnevale di Acireale, unica maschera femminile fra tutti i Carnevali mondiali. Il costume, costituito da una calzamaglia che avvolge il corpo sinuoso di donna, esprime la trasgressività del Carnevale ed il riscatto della figura femminile.
Al centro del nutrito programma, le sfilate dei carri grotteschi in cartapesta ideati e creati dai maestri acesi, campioni dell’allegorica satira e ineguagliati artigiani della cartapesta; le sfilate dei carri in fiore, unicità del Carnevale acese, che coniugano la gentilezza dei fiori, la spettacolare irriverenza del Carnevale e le parate dei gruppi in maschera dai fantastici e impertinenti costumi. Quindi il pubblico: il grande pubblico del Carnevale di Acireale, “ingrediente” insostituibile del gioioso, turistico appuntamento siciliano. Una marea umana che si riversa lungo il circuito e che diventa essa stessa attrazione dello spettacolo goliardico: centinaia di migliaia di visitatori, nel corso delle diverse sfilate, provenienti da tutta Italia, ma anche d’Oltralpe.
Il Carnevale di Acireale è stato inserito nella Lotteria Nazionale del Festival di Sanremo e del Carnevale negli anni 1996, 1999, 2006, 2010. Inoltre nel 2010 il Ministero dello Sviluppo Economico ha emesso un francobollo – 4 milioni di esemplari – dedicato al Più Bel Carnevale di Sicilia che certificò l’attenzione a livello nazionale verso il Carnevale acese; anche quest’anno il Carnevale di Acireale sarà oggetto di emissione filatelica insieme ad altri cinque Carnevali storici.
Il Carnevale mobilita l’intera Città con manifestazioni sportive, conviviali, giochi nei quartieri, e nelle Associazioni della terza età, tutte manifestazioni che vengono patrocinate dalla Fondazione. È da sottolineare il notevole impatto economico e sociale che si lega al Carnevale, manifestazione che favorisce lo sviluppo dell’economia sia per gli operatori acesi che per gli operatori della provincia, che per gli operatori economici della Regione, soprattutto nel settore terziario creando possibilità occupazionali anche in un periodo considerato di bassa stagione.
In ultimo, dal 2018 il Carnevale di Acireale è stato ammesso al riconoscimento, insieme ai maggiori Carnevali italiani, come Carnevale Storico da parte del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali (oggi Ministero della Cultura) e in questi mesi la Fondazione in sinergia con gli altri Carnevali italiani sta operando, con ottime prospettive, affinché la lavorazione e realizzazione del carro allegorico grottesco in cartapesta sia riconosciuta come patrimonio immateriale da parte dell’UNESCO.
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