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Presepe LGBT con 2 mamme di Don Vitaliano Della Scala: per Pro Vita “è pericoloso, vergognoso e blasfemo”

Fa discutere il presepe con due mamme contro l’esclusione e le discriminazioni e per ricordare “la lunga traccia di sangue che hanno lasciato nella storia”. Ad averlo realizzato è stato Vitaliano Della Sala ai piedi dell’altare della chiesa dei santi Pietro e Paolo a Capocastello di Mercogliano, in provincia di Avellino. Si tratta di un presepe LGBT: ad accudire il Bambino ci sono infatti due donne, simbolo delle famiglie Arcobaleno.

Il presepe ha scatenato molte critiche. Don Vitaliano Della Scala spiega così la sua scelta: “Il disprezzo, anche da parte di settori della Chiesa cattolica nei loro confronti e la loro condanna a prescindere, senza un confronto serio e onesto, è una sorta di pennellata di tenebre che contribuisce a dipingere la notte del nostro tempo. Ecco perché ci sono due mamme nel presepe: la luce del Natale quest’anno la vedo risplendere anche su queste famiglie, colpite da critiche e condanne disumane e antievangeliche”.

Nel post che accompagna la foto su Facebook, il prete scrive: “Tanti modi di essere famiglia: ‘nulla è impossibile a Dio!'”

Presepe LGBT, Pro Vita & Famiglia: “Pericoloso, vergognoso e blasfemo”

Alla visione del post pubblicato dal parroco, Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus dichiara: «È pericoloso, oltre che vergognoso e blasfemo, il presepe Lgbt allestito a Capocastello di Mercogliano, dove don Vitaliano Della Sala ha inscenato la natività con due mamme. Non solo contravviene a qualsiasi insegnamento della Chiesa, al Magistero, alla Dottrina e al Catechismo della Chiesa Cattolica, ma da un punto di vista culturale si vogliono così ‘santificare’ pratiche illegali in Italia, come la vendita dei gameti e la compravendita di bambini e si annulla la figura paterna, proprio come vogliono fare le lobby arcobaleno”.

“Il presepe vuole legittimare l’utero in affitto?”

Poi l’appello al Vescovo di Avellino su un immediato provvedimento che serva a smantellare il presepe LGBT: “Oggi due mamme, e domani? Ci saranno due papà o due transgender che si ‘percepiscono’ donne in un presepe che vuole così legittimare l’utero in affitto? Ci chiediamo se il vescovo di Avellino, monsignor Arturo Aiello, sia al corrente di tutto ciò e ci aspettiamo provvedimenti immediati. Ne va del rispetto di migliaia di fedeli e ricordiamo che tutti gli ultimi Pontefici si sono sempre espressi contro il gender e hanno sempre ribadito che l’istituzione famiglia è solo quella formata da una mamma e da un papà”.

 

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