Con l’aumento dell’aspettativa di vita, il mantenimento della qualità di vita degli anziani è molto importante. Uno dei fattori chiave per l’indipendenza e la mobilità delle persone anziane è la capacità di mantenere l’equilibrio, un elemento spesso trascurato ma che gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione delle cadute. Recentemente, uno studio ha evidenziato come la semplice capacità di rimanere in equilibrio su una gamba possa rivelare importanti informazioni sullo stato di invecchiamento neuromuscolare di una persona.
Secondo questo studio, i cambiamenti nell’equilibrio e nell’andatura sono normali con l’avanzare dell’età. Questi mutamenti sono legati al declino del sistema neuromuscolare e sensoriale, comprendendo componenti come la vista e l’udito. Con l’età, anche il sistema neuromuscolare inizia a deteriorarsi, riducendo la stabilità. Tale deterioramento rappresenta un rischio per la salute degli anziani, aumentando la probabilità di cadute, che costituiscono una delle principali cause di infortuni e decessi in questa fascia d’età.
La ricerca condotta dalla Mayo Clinic negli Stati Uniti suggerisce che la capacità di mantenere l’equilibrio su una gamba può fungere da segnale affidabile dell’invecchiamento neuromuscolare, sia negli uomini che nelle donne. Lo studio, pubblicato sulla rivista scientifica PLOS One, sottolinea come la stabilità nella posizione unilaterale richieda un controllo neuromuscolare significativo e il coinvolgimento di vari input sensoriali, rendendo l’equilibrio una misura completa e rivelatrice del benessere neuromuscolare.
I ricercatori hanno reclutato 40 adulti sani di età pari o superiore a 50 anni, suddividendoli in due gruppi: uno con individui sotto i 65 anni e l’altro con partecipanti di 65 anni e oltre. Durante l’esperimento, è stato osservato come l’equilibrio su una sola gamba diminuiva progressivamente con l’età. L’equilibrio in piedi ha infatti mostrato un declino con il passare del tempo, soprattutto quando i soggetti erano in piedi su una sola gamba o in posizioni a occhi chiusi. È stato osservato che, per ogni decennio di vita, la capacità di stare in piedi su una gamba per una persona diminuiva di alcuni secondi. Questo declino è stato più evidente nella gamba non dominante, dimostrando come il sistema neuromuscolare e sensoriale possa risentire maggiormente dell’invecchiamento rispetto alla forza muscolare stessa.
Il mantenimento dell’equilibrio è un processo complesso che coinvolge molteplici sistemi: sensoriale, muscolare e neuromotorio. Col passare degli anni, i sensi della vista e dell’udito tendono a diminuire, riducendo la capacità di un individuo di percepire correttamente l’ambiente circostante. La perdita di tono muscolare e di flessibilità nelle gambe e nella schiena contribuisce ulteriormente alla perdita di stabilità.
Gli studiosi suggeriscono che il declino dell’equilibrio è particolarmente problematico poiché implica non solo un indebolimento muscolare, ma anche un’incapacità del sistema neuromuscolare di coordinare i movimenti in maniera efficace. Questa combinazione porta a una maggiore probabilità di cadute, che costituiscono una delle cause primarie di fratture e altre lesioni gravi tra gli anziani. Secondo il CDC, infatti, ogni anno un numero significativo di persone sopra i 65 anni subisce infortuni a causa di cadute, con gravi conseguenze per la salute fisica e psicologica.
I risultati di questo studio supportano l’importanza di inserire esercizi di equilibrio in qualsiasi programma di allenamento, a tutte le età. Nonostante molti siano inclini a concentrarsi solo su forza, resistenza e flessibilità, lavorare sull’equilibrio rappresenta un aspetto essenziale per il benessere complessivo, specialmente con l’avanzare dell’età. Allenamenti regolari che migliorano l’equilibrio, come il tai chi, lo yoga e il pilates, possono infatti rinforzare il core e aumentare la capacità di mantenere una postura stabile, riducendo il rischio di cadute.
Altri esercizi che possono essere facilmente incorporati nella vita quotidiana includono lo “step-up” (salire e scendere da un gradino), la camminata laterale, e il cammino tallone-punta. Questi esercizi, pur essendo semplici, sollecitano i muscoli delle gambe, migliorano la coordinazione e favoriscono un migliore equilibrio.
I ricercatori sottolineano che mantenere la forza muscolare e la stabilità è particolarmente importante per evitare le cadute, che possono provocare fratture e altre lesioni anche gravi. I risultati di questo studio suggeriscono inoltre che un attento monitoraggio della capacità di equilibrio su una gamba potrebbe rappresentare uno strumento di screening per l’identificazione precoce dell’invecchiamento neuromuscolare, permettendo l’adozione di misure preventive mirate. Questo tipo di monitoraggio potrebbe essere incluso nei check-up di routine per le persone anziane o in fase di invecchiamento, al fine di individuare rapidamente i soggetti a rischio.
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