ROMA – Assodato che il principe azzurro in giro non si trova, le giovani donne hanno deciso di cercare solo il principino ereditario. Online.
Sempre di più sono infatti le “signorine” che sul web si rivolgono ai donatori di sperma. E non si tratta di quarantenni che hanno dedicato la vita al lavoro senza aver avuto tempo per coltivare relazioni e vedono i donatori come gli unici sicuri “padri” per la loro prole.
Secondo il Daily Mail, che riprende un articolo del Sunday Times, a cercare la famiglia in provetta sono le giovani donne, spesso neppure ventenni.
Dimenticata la favola di Cenerentola, cresciute in famiglie spesso spezzate e moltiplicate, le ventenni di oggi scindono il fattore coppia dal fattore famiglia.
Per soddisfare il loro desiderio di un figlio non inseguono appuntamenti e cene galanti, ma vanno online e si registrano su siti come babydonor.com e co-parent-search.com.
Frustrate da relazioni finite male, uomini deludenti, quando non nocivi, le aspiranti mamme preferiscono sobbarcarsi da sole il peso di una famiglia piuttosto che dividerlo con un compagno.
In base ai dati riportati dal Sunday Times, oltre un quarto delle utenti che si registrano sui siti di donatori di sperma non hanno neppure 25 anni.
Secondo Christina Hughes, docente di studi femminili e di genere alla Warwick University, “avere un figlio e trovare l’uomo giusto o innamorarsi non sono più due concetti legati. Al giorno d’oggi viene posta un’enfasi esagerata sull’età giusta in cui le donne dovrebbero avere un figlio. Ma anche se le donne che si rivolgono ai donatori di sperma sono giovani, se hanno il supporto concreto ed emozionale per avere un bambino il loro momento è arrivato”.
Del resto ultimamente c’è stato un incremento nelle proposte online per la fecondazione assistita, in cliniche con sedi in Paesi dove le regole sono poche. Dai donatori di sperma e di ovuli selezionati, all’utero in affitto, con agenzie che offrono, anche in lingua italiana, pacchetti completi con tanto di listino prezzi.