Quali sono le chicche nascoste italiane più visitate dai nomadi digitali

Redazione
Pubblicato il 11 Luglio 2024 - 08:45| Aggiornato il 12 Luglio 2024

Quali sono le chicche nascoste italiane più visitate dai nomadi digitali – Blitz quotidiano

Una serie di ragioni, che spesso vanno al di là della mera preferenza personale, spingono i nomadi digitali a optare per destinazioni “nascoste” dove esercitare il proprio lavoro da remoto. Tali località sparse per l’Italia offrono a questa nuova categoria di professionisti un connubio unico tra tranquillità e autenticità, un caro prezzi contenuto di pari passo con un’elevata qualità della vita. Questi aspetti contribuiscono ad un ambiente ideale per lavorare in modo efficace, vivendo allo stesso tempo un’esperienza significativa, lontano dal trambusto delle città più turistiche e frequentate.

Ma al giorno d’oggi è davvero possibile ricoprire una professione che prescinda totalmente da una sede fisica? Parrebbe proprio di sì: lo stile di vita dei nomadi digitali è reso alla portata dalle moderne tecnologie di comunicazione, oltre all’accettazione sempre più diffusa del lavoro da remoto da parte delle aziende. Tutto ciò che serve, in definitiva, è una connessione ad Internet stabile e precauzioni come le migliori VPN d’Italia, in grado di mascherare l’indirizzo IP e di schermarlo dalle insidie degli hacker.

Scegliere una meta nascosta: tutti i vantaggi

Prima di tutto, a differenza delle aree turistiche affollate, destinazioni meno conosciute tendono ad essere anche più tranquille e appartate, stimolando concentrazione e produttività. L’assenza di distrazioni offre ad un professionista itinerante la facoltà di conservare una routine più stabile e meno soggetta a interruzioni. In queste aree, inoltre, il costo di affitti, cibo e altre spese quotidiane tende ad abbassarsi di gran lunga rispetto alle città più ricercate.

Per non parlare dell’esperienza più autentica della vita in borghi e paesini, che consente di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali, familiarizzando con comunità accoglienti e disponibili all’interazione con i nuovi arrivati. Il ritmo, in definitiva, è più lento e rilassato, anche grazie alla presenza di paesaggi naturali, parchi, montagne e coste incontaminate, potenziali opportunità per attività all’aria aperta e per un contatto più genuino con la natura. Una politica di viaggio all’insegna di località meno conosciute può aiutare a ridurre il sovraffollamento e l’impatto ambientale nelle aree più popolari, contribuendo a un turismo più sostenibile.

Visto l’aumento dei nomadi digitali in tutta Italia, tra l’altro, anche nelle mete meno turistiche si possono scoprire piccole ma vivaci comunità di professionisti e persino spazi di coworking in grado di garantire supporto, networking e collaborazione.

Cinque chicche italiane per i nomadi digitali

In testa alla graduatoria stilata da ExpressVPN sulle “perle nascoste” del Belpaese troviamo San Gimignano, cittadina medievale della Toscana da non perdere: caratteristico è il suo profilo, reso frastagliato dalle numerose torri che si scorgono in lontananza sulla cima della collina su cui spunta il paese. Nel cuore della Valle d’Itria, a poca distanza da luoghi come Locorotondo e Alberobello, c’è Cisternino, un centro fortemente legato alle sue origini e alle sue tradizioni, soprattutto quelle enogastronomiche: aggirandosi nel centro storico è facile lasciarsi guidare dai profumi delle famose “bombette” pugliesi.

L’antico borgo di Orta San Giulio sorge lungo le acque del Lago d’Orta, in un punto strategico oggi tra i palcoscenici ideali dove ammirare il piccolo specchio d’acqua, da visitare attraverso mini-crociere e gite presso le ville storiche. Furore è uno di borghi più suggestivi della Costiera Amalfitana: incastonato in un profondo vallone, svela un mosaico di casette alle pendici dei Monti Lattari, tra rocce a strapiombo e una ricca vegetazione arrampicata sulle pareti scoscese. Raccolto su uno sperone affacciato sul mare, il borgo di Cervo, in Liguria, stupisce e affascina in ogni stagione per via dello straordinario patrimonio storico, artistico e architettonico.