In Italia, l’accensione dei riscaldamenti domestici segue una normativa precisa per ridurre l’impatto ambientale e prevenire gli sprechi energetici. Le date di accensione e spegnimento dei termosifoni variano in base a sei zone geografiche, definite dal decreto del 16 aprile 2023. Le amministrazioni locali hanno però la facoltà di modificare queste date se si verificano condizioni climatiche particolarmente fredde o calde.
Zona A (Lampedusa, Porto Empedocle, Linosa):
Zona B (Agrigento, Catania, Palermo, Reggio Calabria, ecc.):
Zona C (Bari, Napoli, Salerno, Cagliari, ecc.):
Zona D (Roma, Firenze, Genova, Pisa, ecc.):
Zona E (Milano, Torino, Bologna, Perugia, ecc.):
Zona F (Belluno, Cuneo, Trento):
La temperatura interna consentita è di 19°C, con una tolleranza di 2°C.
Le multe per il mancato rispetto delle normative possono variare da 500 a 3000 euro, con ulteriori sanzioni comunali o condominiali fino a 800 euro in caso di ripetute violazioni.
Questa regolamentazione mira a bilanciare il comfort domestico con la necessità di ridurre consumi energetici e inquinamento.
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