Quando sono nate le assicurazioni?

C’è l’assicurazione sanitaria per liberi professionisti e la polizza per il mutuo, l’assicurazione sulla vita e anche quella per l’automobile. Il settore delle assicurazioni è tra i più profittevoli della nostra economia, con soluzioni verticali per ogni esigenza della vita e, ormai, a portata di ogni portafoglio.

Ma da quando proteggere i propri investimenti dagli eventi imprevisti è diventato così importante? In quali anni gli uomini hanno iniziato a preoccuparsi dei propri beni e ad adottare strategie efficienti per tutelarli?

Secondo quanto riportato da Focus, il concetto di assicurazione, nel senso moderno del termine, si è affermato in Italia tra i secoli XIII e XIV, diffondendosi ben presto anche negli altri Paesi europei. Per trovare il primo codice in materia bisogna tornare indietro di centinaia di anni a quando, nel 1369, il doge Gabriele Adorno ordinava a Genova un documento di questo tipo.

In realtà, qualcosa di simile, con tracce di vincoli contrattuali e la copertura del rischio a fronte di una somma di denaro prestabilita, era consuetudine anche tra i Romani e nell’Alto Medioevo. Sembra che le primissime polizze assicurative si rifacessero ad alcuni contratti stipulati tra i membri delle corporazioni mercantili e artigiane, i quali si impegnavano ad aiutarsi reciprocamente in caso di necessità.

Nel giro di qualche anno, l’attività assicurativa venne esercitata anche da tantissime altre figure, come i noleggiatori e/o i proprietari di navi, i banchieri e non solo. Mentre si allargava la platea degli interessati, aumentavano anche i dissidi e, con questo scopo, vide la luce il ruolo dell’assicuratore specializzato, chiamato a risolvere le insolvenze, a fare da intermediario tra le parti e a creare soluzioni ad hoc per ogni richiesta.

Tra il ‘600 e il ‘700, la pratica era ormai talmente comune da avere testimonianze di rivalità tra sistema mutuo e sistema a premio fisso delle diverse compagnie. Pian piano, l’offerta europea diventa ricca e variegata: accanto all’assicurazione trasporti, si afferma l’assicurazione contro l’incendio, la polizza sulla vita e tutte le diverse possibilità che conosciamo ora.

Pur avendo fatto da apripista, l’Italia inizia a rimanere indietro, con i concetti assicurativi che trovano all’estero ambienti più adatti per il loro accoglimento e sviluppo. La prima vera società per azioni di assicurazione sulla vita e contro l’incendio nacque a Milano nel 1825 e ancora nel nord, in quegli anni, gli istituti di previdenza fondarono le proprie radici.

Volendo entrare nel merito delle problematiche che hanno rallentato i primi anni del mercato assicurativo italiano, sono stati 2 i fattori determinanti:

  • 1. Il livello del reddito pro capite più basso rispetto a quello europeo ha prodotto in Italia una minore domanda
  • 2. Il sistema legislativo italiano che, in un primo momento, non ha promosso o incentivato la diffusione di soluzioni assicurative

Pur tormentata, la maturità è stata raggiunta in Italia a seguito della Seconda Guerra Mondiale, grazie allo sviluppo tecnologico e a una crescente cultura in fatto di risk-management.

Come in ogni altro paese, ormai anche nel nostro convivono società assicurative italiane e straniere, con il mercato che si è fatto competitivo e le offerte molto vantaggiose. Un esempio? L’assicurazione dedicata ai liberi professionisti di BeProf, perfetta per tutelare la propria salute e accedere, a condizioni esclusive e in forma volontaria, alle coperture sanitarie della Gestione Professionisti.

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