A Budapest, durante un raduno neonazista è apparso un murales con una immagine choc che ritrae Ilaria Salis impiccata. La manifestazione, che ogni anno richiama neonazisti da molti Paesi europei, vede la presenza di partecipanti con uniformi militari e bandiere neonaziste. Il “Giorno dell’onore” celebra il tentativo di sortita dal Castello di Buda nel 1945 di truppe naziste e fasciste ungheresi in cui morirono circa 20 mila combattenti. “Le immagini di Budapest si commentano da sole e confermano i timori della famiglia a seguire i consigli che ci pervengono dalle autorità italiane”. Questo dice Roberto Salis, padre di Ilaria. Salis si riferisce ai timori per la sicurezza in caso di arresti domiciliari in Ungheria per la 39enne, da un anno in carcere con l’accusa di avere aggredito due estremisti di destra.
Il ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha quindi chiesto all’ambasciatore d’Italia in Ungheria Manuel Jacoangeli di verificare con le autorità ungheresi i fatti relativi alla comparsa del murales. L’ambasciatore, spiega la Farnesina, “effettuerà i passi necessari a confermare alle autorità ungheresi che il governo italiano sostiene la tutela della dignità e della sicurezza della signora Salis”. Secondo la Farnesina, nel quadro di miglioramento delle condizioni di detenzione, bisogna evitare qualsiasi interferenza esterna locale alla detenzione della cittadina italiana.