Regno Unito, gli uomini dell’epoca georgiana erano attratti da donne di mezza età

ROMA – Nella Gran Bretagna del XVIII secolo, gli uomini dell’epoca georgiana erano irresistibilmente attratti da donne “di mezza età“, apprezzate come amanti esperte e passionali, simili a “frutti maturi e dolci”.

Ella Sbaraini, ricercatrice dell’University of Cambridge, ha esaminato diari, stampe, opuscoli e altri documenti dell’epoca georgiana per “dipingere” un ritratto della se*sualità nelle donne di mezza età.

Va precisato che all’epoca le donne sposate tra i 30 ei 50 anni, erano considerate di mezza età, e nel XVIII secolo erano definite più lussuriose e mondane delle donne più giovani.

Ciò, sostiene Sbaraini, è in aperta contraddizione con la letteratura moderna che descrive le donne mature del periodo come sessualmente poco attraenti e più “passive” con l’avanzare degli anni.  

Le donne dell’epoca erano ben lungi dall’essere matriarche intoccabili o zitelle, secondo Sbaraini, ma “figure estremamente erotiche”.

Erano ambite dagli uomini per l’esperienza sessuale e l’ardore, in contrasto dunque con la visione moderna secondo cui le donne di mezza età del 18° secolo fossero ases*uate.

Un esempio del fascino esercitato dalle donne mature sugli uomini georgiani è Samuel Johnson, autore di dizionari.

Johnson aveva sposato la vedova 46enne Elizabeth Porter quando aveva 25 anni e affermava che non sono “le ragazze ma le donne mature a scatenare passioni violente e durature”.

Fino a oggi, la sessualità delle donne dell’epoca, e il modo in cui si è sviluppata attraverso il matrimonio e la maternità, sono state scarsamente studiate dagli storici.

“Questo “medioevo” è stato un periodo di cruciale importanza, in cui le donne hanno sperimentato cambiamenti sessuali, fisici e sociali fondamentali”, ha scritto Sbaraini sulla rivista Cultural and Social History.

L’obiettivo della ricerca era di “correggere l’idea che le persone del diciottesimo secolo considerassero le donne di mezza età come sessualmente poco attraenti”.

Il materiale erotico del periodo, ha spiegato la ricercatrice, può offrire preziose informazioni sulle fantasie maschili riguardanti le donne di mezza età.

Nell’ambito della ricerca, Sbaraini ha esaminato sette volumi di casi di adulterio risalenti al periodo e ha scoperto che oltre il 40% riguardava donne di età superiore ai 30 anni.

Le cronache dell’epoca indicano che gli uomini trovavano eccitante l’idea di trasgredire con la moglie, o perfino la madre, di un altro uomo.

Sbaraini ha esaminato anche gli elenchi delle prostitute – ampiamente disponibili all’epoca – e ha scoperto che molte erano considerate attraenti proprio per la loro età.

Un esempio è una donna di 37 anni, descritta come ideale per “chi preferisce il frutto morbido maturo”.

Un’altra è definita accogliente, materna e “al mattino ti porterà una tazza di tè”.

Uno dei gruppi più affascinanti di donne di mezza età, per gli uomini di quel periodo, erano le vedove. Secondo Sbaraini, avevano un “potere ammaliatore”.

Parte del fascino delle vedove era nel loro sincero godimento del se*so.

L’unica eccezione alle scoperte di Sbaraini sono le cosiddette “zitelle”. All’epoca considerate “indesiderabili” e “chiuse al godimento se*suale”.

“Le vedove di mezza età, le mogli, le madri e le prostitute avevano eccitanti – sebbene non semplici – possibilità erotiche”, ha scritto la ricercatrice.

Erano considerate delle amanti lungimiranti ed entusiaste, con esperienze se*suali che sollecitavano la passione e conferivano potere.

Anche la maternità ha avuto un ruolo importante. Avere molti figli era considerata “una prova certa dell’amore coniugale”. (Fonte: Daily Mail)

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