“Sarebbe squalificata, spiega Patrizia Mirigliani, a capo della kermesse, perché da regolamento “sono ammesse solo persone donne fin dalla nascita”. Eppure la cosa non creerebbe troppo imbarazzo alla figlia del fondatore Enzo: “Se tra le finaliste ci fosse una ragazza operata, personalmente non sarebbe un problema, visto che anche lo Stato lo riconosce”.
E sul regolamento chiarisce: “E’ vecchio, scritto molti anni fa, su questo punto andrebbe modificato e magari se ci si presentasse questo caso, sarebbe uno sprone per cambiarlo, ovviamente in futuro, perché non possiamo farlo in corso. Miss Italia è lo specchio dei tempi, ed è giusto che si evolva anche in questo senso. Un tempo non potevano partecipare le donne sposate e madri e neppure le giovani con colore diverso della pelle, ora queste cose sono state superate, dunque si va avanti”.
La pensa così anche Milly Carlucci, che condurrà le tre serate: “Per me non sarebbe certo uno choc scoprire che c’è un trans tra le ragazze. La norma del regolamento è buffa e discriminatoria, figlia di un’altra epoca, dovrebbe essere cambiata”.
Stesso pensiero anche dal partner televisivo di Carlucci, Emanuele Filiberto, che, anzi, si lascia andare ai complimenti: “Se ci fosse un trans gli farei i miei complimenti perché sarebbe bellissimo: ho visto tutte queste ragazze e sono una più splendida dell’altra, per cui tanto di cappello. L’importante, sottolinea, è che non si scateni una caccia pruriginosa, perché non si scherza sulla vita privata di persone che possono anche aver sofferto”.