Negli ultimi anni è stata data sempre più importanza alla salute femminile, in particolare in relazione al microbiota vaginale. La vagina ospita un enorme micro-ecosistema contenente miliardi di microbi (all’incirca tra i 10^10 e i 10^11 batteri). Un numero crescente di studi suggerisce che il microbiota vaginale svolge un ruolo essenziale nella salute delle donne, in particolare nelle malattie a trasmissione sessuale, nella malattia infiammatoria pelvica e negli esiti ostetrici avversi. Il microbiota vaginale è dominato principalmente da una delle quattro specie di Lactobacillus più comuni: Lactobacillus crispatus, Lactobacillus iners, Lactobacillus gasseri, e Lactobacillus jensenii. Alcune donne possono presentare un microbiota vaginale dominato da specie batteriche diverse dai lattobacilli, come Prevotella, Gardnerella e Sneathia.
In questo ecosistema, esiste una relazione omeostatica e mutualistica tra il microbiota e il suo ospite umano. La donna fornisce un habitat umido, nutriente e caldo ai microbi, mentre il microbiota residente produce fattori antimicrobici e antinfiammatori. In questo modo, si stabilisce la prima linea di difesa contro i microrganismi non indigeni.
Tuttavia, questo equilibrio può essere spezzato da fattori interni [1]:
Sbalzi ormonali;
Età (invecchiamento);
Diminuzione delle difese immunitarie.
Tra i fattori esterni possono essere menzionati [1]:
Uso di antibiotici;
Esposizione microbica ambientale.
L’alterazione dell’equilibrio della flora batterica nell’apparato riproduttivo femminile prende il nome di disbiosi vaginale.
In caso di alterazioni della flora batterica vaginale, spesso la conseguenza è una condizione molto comune denominata vaginosi batterica, che insorge in caso di eccessiva proliferazione di batteri diversi dal ceppo dei Lactobacillus, in particolare Gardnerella vaginalis.
I sintomi più comuni sono secrezioni vaginali anomale, odore sgradevole, prurito e irritazione (talvolta può anche essere percepito come dolore).
L’autodiagnosi può essere effettuata mediante tamponi specifici (anche detti test diagnostici in vitro) che, grazie alla misurazione del pH, oltre a rilevare la vaginosi batterica possono identificare la presenza di Candidosi, ovvero la proliferazione del batterio Candida Albicans [2].
Per il trattamento, è richiesto l’uso di antibiotici orali o vaginali (per i quali è necessaria ricetta medica). È importante completare il corso completo di trattamento per garantire una guarigione adeguata e ridurre il rischio di recidive. Fortemente consigliato, inoltre, evitare docce vaginali e pratiche sessuali non protette può contribuire a prevenire la vaginosi batterica. Di supporto alla terapia, l’applicazione mediante capsule, di antimicotici a base di clotrimazolo può accelerare il decorso della condizione [2].
In molte donne sessualmente attive c’è il timore di avere un apparato vaginale ricco di batteri (tradizionalmente associati ad agenti patogeni) o che sia maleodorante. Partendo da questo assunto (errato), si sottopongono a frequenti ed eccessivi lavaggi, spesso usando detergenti aggressivi che attaccano le mucose e privano l’ambiente vaginale dell’equilibrio batterico necessario a contrastare la proliferazione microbica.
Il primo, grande, suggerimento per un’igiene corretta della vagina è essere consapevoli di un fatto: la vagina è, di fatto, “autopulente” [3]. Acqua e sapone non profumato (o prodotti specifici [2]) quando si fa la doccia o il bidet sono più che sufficienti. Eccessivi lavaggi, docce vaginali, detergenti chimici inadeguati posso creare irritazione e causare sbilanciamento della flora batterica vaginale.
Esattamente come ciò che si mangia o si beve influisce (negativamente o positivamente) sull’organismo, lo stesso accade a livello di vulva e vagina. Per mantenere una salute vulvare e vaginale ottimale, si raccomanda una dieta ricca di [4]:
Antiossidanti;
vitamina E;
vitamina C;
acidi grassi omega-3;
acidi grassi omega-6;
proteine;
probiotici.
L’autoconoscenza e un monitoraggio costante sono alla base della prevenzione, nonché dell’intervenire tempestivamente in caso di anomalie dell’apparato riproduttivo. Dedicare un po’ di tempo all’apprendimento del modo in cui i propri genitali sono caratterizzati in stato di salute:
aspetto;
odore;
sensazione.
Come? Annusando la propria biancheria intima, osservandosi i genitali con uno specchio a mano, toccandosi per riconoscere la consistenza, anche tattile, delle pareti vaginali e consultando periodicamente il medico ginecologo.
La salute intima femminile è di fondamentale importanza per il benessere dell’apparato vaginale. L’ecosistema vaginale, che ospita miliardi di microbi, svolge un ruolo cruciale nella salute delle donne. Tuttavia, diversi fattori interni ed esterni possono alterare l’equilibrio della flora batterica vaginale, portando alla disbiosi vaginale e alla vaginosi batterica.
È possibile effettuare un’autodiagnosi utilizzando tamponi specifici che misurano il pH vaginale e rilevano la presenza di vaginosi batterica o candidosi. Il trattamento della vaginosi batterica prevede l’uso di antibiotici orali o vaginali, completando il corso completo per garantire una guarigione adeguata. È consigliabile evitare docce vaginali e pratiche sessuali non protette per prevenire la vaginosi batterica.
Per l’igiene intima, è importante evitare lavaggi eccessivi con detergenti aggressivi che possono irritare le mucose vaginali e alterare l’equilibrio della flora batterica. L’acqua e il sapone non profumato sono sufficienti per l’igiene quotidiana. La prevenzione si basa sull’autoconoscenza e sul monitoraggio costante dell’apparato riproduttivo. È consigliabile osservare l’aspetto, l’odore e le sensazioni intime, consultare periodicamente il ginecologo e fare attenzione a eventuali anomalie.
Il presente articolo è stato revisionato scientificamente l’8/07/2023. Per la redazione sono state utilizzate le seguenti reference:
The Female Vaginal Microbiome in Health and Bacterial Vaginosis [Frontiers in Cellular and Infection Microbiology, 2021]
Canesten: Salute Intima e cura della pelle [Canesten Bayer, Italia]
The care and keeping of your vagina [OHSU, Center of Women’s Health]
20 Feminine Hygiene tips [Healthline, 2021]
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