L’alopecia areata, una condizione autoimmune che colpisce circa il 2% della popolazione mondiale, provoca una perdita di capelli che può variare da piccole chiazze sul cuoio capelluto alla perdita totale dei capelli su tutto il corpo, nota come alopecia universalis. Recentemente, studi italiani hanno confermato l’efficacia di nuovi trattamenti farmacologici per questa condizione, offrendo nuove speranze a chi ne soffre. Tra questi, Baricitinib si è dimostrato particolarmente promettente per gli adulti, mentre Ritlecitinib è emergente come una soluzione efficace anche per gli adolescenti.
Baricitinib è il primo farmaco per uso orale approvato dall’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) per il trattamento dell’alopecia areata negli adulti. Approvato nel dicembre 2022, Baricitinib ha dimostrato una notevole efficacia non solo nei trial clinici ma anche negli studi di vita reale. Il professor Giuseppe Micali dell’Università di Catania, durante il 98° Congresso della SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia e Malattie Sessualmente Trasmesse) tenutosi a Giardini Naxos, ha riportato che uno studio su 50 soggetti in diverse Unità di Dermatologia di Milano ha evidenziato risultati superiori rispetto agli studi clinici precedenti. Il tasso di ricrescita dei capelli con Baricitinib è risultato più elevato e il tempo di risposta alla terapia variava tra le 4 e le 52 settimane, a seconda della risposta individuale dei pazienti.
Gli studi condotti su Baricitinib hanno mostrato risultati promettenti. Ad esempio, uno studio coordinato dalla professoressa Bianca Maria Piraccini del Policlinico Sant’Orsola dell’Università di Bologna su 118 pazienti ha riportato una percentuale di ricrescita del 42,3% dopo 24 settimane di trattamento. Questi risultati non solo confermano l’efficacia del farmaco ma mostrano anche che il trattamento è in grado di stimolare la ricrescita non solo dei capelli sul cuoio capelluto, ma anche di ciglia, sopracciglia, peli ascellari e pubici.
Baricitinib agisce inibendo specifiche enzimi note come Janus chinasi (JAK), che sono coinvolte nei processi infiammatori e immunitari che causano la distruzione dei follicoli piliferi. Riducendo l’attività di queste enzimi, Baricitinib può ridurre l’infiammazione e permettere ai follicoli piliferi di riprendere la normale produzione di capelli. Questo meccanismo d’azione rappresenta un approccio innovativo nel trattamento dell’alopecia areata, differenziandosi significativamente dai trattamenti tradizionali.
Per gli adolescenti che soffrono di alopecia areata severa, il nuovo farmaco Ritlecitinib offre una speranza concreta. Attualmente in attesa di approvazione per la rimborsabilità, prevista tra la fine del 2024 e il marzo del 2025, Ritlecitinib è il primo e unico principio attivo destinato specificamente al trattamento dell’alopecia areata nei giovani a partire dai 12 anni. Gli studi preliminari hanno dimostrato che Ritlecitinib è efficace nel favorire la ricrescita dei capelli e nel migliorare la qualità della vita dei pazienti adolescenti.
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