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Alzheimer a 19 anni (19!): ragazzo non riusciva a studiare, così gli hanno scoperto la malattia

Un ragazzo di soli 19 anni (ripetiamo, 19 anni) affetto da Alzheimer: si fa quasi fatica a crederci visto che la malattia normalmente colpisce gli anziani. Eppure è proprio così e infatti si tratta del caso di Alzheimer più precoce mai registrato prima. Il ragazzo, uno studente, non riusciva più a fare i compiti di scuola. Non riusciva a studiare e neanche a leggere, dimenticandosi quello che aveva appreso poco prima. Ed è proprio da questi effetti che la malattia gli è stata scoperta.

Avere l’Alzheimer a 19 anni

Il giovane ha cominciato ad avere difficoltà di concentrazione già dall’età di 17 anni. La situazione è peggiorata l’anno successivo quando lo studente ha cominciato a soffrire di perdita di memoria a breve termine. Infatti non riusciva a ricordare che cosa fosse successo il giorno precedente. Ma anche cose più quotidiane, ad esempio non ricordava più dove aveva messo alcuni suoi oggetti. Quindi le difficoltà a leggere. Fino alla fase più acuta in cui i suoi vuoti di memoria sono diventati più frequenti e debilitanti. Tant’è che dimenticava anche di aver mangiato. Alla fine ha dovuto lasciare gli studi. Quindi i medici dopo una serie di test gli hanno riscontrato l’Alzheimer.

Cos’è l’Alzheimer precoce

L’Alzheimer ad esordio precoce è una forma rara di demenza che colpisce persone di età inferiore ai 65 anni. Rappresenta dal 5 al 10 per cento di tutti i casi di malattia di Alzheimer. Quasi tutti i pazienti con Alzheimer sotto i 30 anni presentano mutazioni genetiche (PS1, PS2, APP) che predispongono alla malattia. Tuttavia l’adolescente non presentava nessuna delle mutazioni genetiche finora identificate legate alla demenza. Questo rende il caso unico perché si tratta di una forma di Alzheimer precoce mai riscontrata prima.

 

 

Alessandro Avico

Classe 1984, direttore responsabile di Blitz quotidiano dal 2022, lavoro per questa testata sin dalla sua fondazione. Prima come collaboratore, poi come redattore, caposervizio e vice direttore. Mi occupo principalmente di politica e di cronaca cercando sempre di fornire al lettore uno spunto diverso sulle notizie più importanti e curiose.

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