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Cancro ai polmoni, le cause insospettabili (BlitzQuotidiano.it)
L’aumento di incidenza del cancro ai polmoni nei non fumatori è una vera e propria sfida per la salute pubblica globale.
L’adenocarcinoma, una forma di cancro che origina dalle cellule delle ghiandole che producono il muco nei polmoni, è una delle neoplasie polmonari più comuni. Questo tipo di tumore è particolarmente insidioso, con una sopravvivenza a cinque anni che si attesta a meno del 20% dei pazienti diagnosticati. Tuttavia, le dinamiche relative ai gruppi di popolazione a rischio di sviluppare il cancro ai polmoni stanno cambiando in modo significativo, portando nuove sfide per la salute pubblica. Infatti, sempre più persone che non hanno mai fumato si trovano ad affrontare questa malattia. Sebbene il fumo di sigaretta continui a essere un fattore di rischio primario, i casi di cancro ai polmoni tra i non fumatori sono in aumento, in particolare tra le donne e le popolazioni asiatiche.
Cambiamenti nei gruppi a rischio
Tradizionalmente, il cancro ai polmoni era strettamente legato al consumo di tabacco. Tuttavia, negli ultimi decenni, la percentuale di persone che sviluppano questo tipo di cancro senza mai aver fumato è aumentata significativamente. I ricercatori osservano che, mentre il numero di fumatori è in calo in molte nazioni del mondo, la prevalenza dei tumori polmonari cresce tra coloro che non hanno mai avuto l’abitudine di fumare. Per definire chi non ha mai fumato, i ricercatori considerano coloro che hanno consumato meno di 100 sigarette nel corso della loro vita.
Negli ultimi anni, si è verificato un preoccupante aumento del cancro ai polmoni tra le donne, un fenomeno particolarmente evidente in paesi come gli Stati Uniti e la Germania, ma anche in altre regioni. Questo cambiamento potrebbe essere legato a una serie di fattori, tra cui l’esposizione a sostanze inquinanti e altre condizioni ambientali. Inoltre, l’aumento del cancro ai polmoni tra la popolazione asiatica, in particolare in paesi come la Cina, sta suscitando crescente preoccupazione tra gli esperti di salute pubblica.
Il ruolo dell’inquinamento atmosferico
Una delle cause principali dell’aumento del cancro ai polmoni tra i non fumatori è l’inquinamento atmosferico. Secondo studi recenti, l’inquinamento dell’aria è un fattore scatenante significativo per lo sviluppo di malattie polmonari, in particolare il cancro. In molte aree ad alta densità di popolazione, come le grandi città della Cina e di altri paesi dell’Asia orientale, l’inquinamento è particolarmente grave, con livelli di particelle fini (PM2.5) che superano abbondantemente i limiti di sicurezza definiti dalle organizzazioni sanitarie internazionali. Ma anche in Europa, e in particolare in Germania, sono stati registrati livelli allarmanti di polveri sottili, che si rivelano dannosi per la salute polmonare.
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Le particelle di inquinamento atmosferico, che possono essere respirate facilmente, agiscono direttamente sui polmoni e contribuiscono allo sviluppo di malattie respiratorie croniche e tumori. Gli studi scientifici hanno dimostrato che l’esposizione prolungata a questi inquinanti aumenta notevolmente il rischio di sviluppare il cancro ai polmoni, soprattutto nelle persone che non fumano. Pertanto, l’inquinamento atmosferico rappresenta una delle sfide più urgenti per la salute pubblica a livello globale.
L’incidenza del cancro ai polmoni in Germania e nel mondo
In Germania, il cancro ai polmoni, noto anche come carcinoma bronchiale, è tra le malattie oncologiche più comuni. Si tratta del secondo cancro più diffuso tra gli uomini e del terzo tra le donne. Sebbene la mortalità da cancro ai polmoni sia ancora prevalente tra i fumatori, la situazione sta cambiando. Tra gli uomini, l’aumento dei casi di tumore polmonare è stato relativamente più lento, ma la situazione tra le donne è cambiata drasticamente dagli anni ’80, con un incremento significativo di nuovi casi.
I dati suggeriscono che l’inquinamento atmosferico sta svolgendo un ruolo sempre più rilevante nell’aumento dei casi di cancro ai polmoni, anche tra coloro che non sono mai stati fumatori. Le politiche di prevenzione che mirano a ridurre l’esposizione ai fattori di rischio ambientali, come le polveri sottili, sono quindi di fondamentale importanza per combattere questa crescente epidemia di tumori polmonari. La ricerca ha evidenziato che, oltre al fumo, la qualità dell’aria è un fattore determinante per la salute polmonare.
Prevenzione e misure da adottare
La prevenzione del cancro ai polmoni deve necessariamente concentrarsi sul miglioramento della qualità dell’aria, specialmente nelle aree ad alta densità di inquinamento. Le misure per ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici devono essere una priorità per i governi, in quanto un ambiente più sano ridurrebbe significativamente i tassi di cancro ai polmoni. Le politiche che promuovono l’uso di energie rinnovabili, la limitazione del traffico nelle grandi città e il miglioramento delle infrastrutture urbane per ridurre l’inquinamento sono essenziali.
Inoltre, la sensibilizzazione pubblica sul tema dell’inquinamento atmosferico e dei suoi effetti sulla salute è un passo cruciale. Programmi educativi che spieghino l’importanza di monitorare la qualità dell’aria e l’adozione di comportamenti individuali responsabili, come l’utilizzo di mascherine in aree ad alto rischio di inquinamento, potrebbero contribuire a ridurre l’esposizione ai fattori di rischio.