Il cancro rimane una delle principali cause di morte in tutto il mondo, con milioni di nuovi casi diagnosticati ogni anno. Se è vero che molti fattori possono influenzare il rischio di sviluppare la malattia, tra cui predisposizione genetica, ambiente e stile di vita, è anche vero che la dieta gioca un ruolo significativo nel determinare la salute generale e, di conseguenza, il rischio di cancro.
Finora, il legame tra una cattiva alimentazione e il cancro è stato ampiamente accettato, ma la comprensione dei meccanismi sottostanti è stata limitata. Recentemente, uno studio condotto dall’Università Nazionale di Singapore ha gettato nuova luce su questa complessa relazione, scoprendo un potenziale “anello mancante” che spiega come una dieta non salutare possa aumentare il rischio di tumori.
Una cattiva alimentazione è spesso associata a condizioni di salute croniche come l’obesità, le malattie cardiache e il diabete di tipo 2. Tuttavia, il collegamento diretto tra dieta e cancro è stato meno chiaro. Mentre molti studi hanno identificato alimenti specifici o gruppi alimentari che possono influenzare il rischio di cancro, mancava una comprensione completa dei meccanismi sottostanti.
Uno studio recente, pubblicato su Cell, ha identificato un composto chiave nel metabolismo del glucosio che potrebbe fornire una spiegazione per questo legame mancante: il metilgliossale. Questo composto viene prodotto quando le cellule scompongono il glucosio per ottenere energia ed è stato associato a danni al DNA e all’inibizione dei geni che prevengono il cancro.
Secondo i ricercatori, l’eccesso di metilgliossale nel corpo può spegnere i geni che normalmente prevengono il cancro, aumentando così il rischio di sviluppare la malattia. In particolare, lo studio ha evidenziato come il metilgliossale possa inibire temporaneamente la funzione di protezione del tumore della proteina BRCA2, che è nota per il suo ruolo nella prevenzione del cancro al seno e alle ovaie.
I risultati dello studio hanno mostrato che il metilgliossale danneggia il DNA delle cellule, aumentando il rischio di sviluppare mutazioni genetiche che possono portare allo sviluppo del cancro. Questo effetto è stato osservato non solo nelle cellule con predisposizione genetica al cancro, ma anche in quelle di individui senza tali predisposizioni, suggerendo che una dieta povera può aumentare il rischio di cancro per tutti.
Queste scoperte hanno importanti implicazioni per la salute pubblica e la pratica clinica. Indipendentemente dalla predisposizione genetica, una dieta ricca di alimenti trasformati, zuccheri aggiunti e carboidrati raffinati può aumentare i livelli di metilgliossale nel corpo, aumentando così il rischio di sviluppare il cancro.
Al contrario, una dieta equilibrata e ricca di alimenti integrali e vegetali può aiutare a mantenere bassi i livelli di metilgliossale e a ridurre il rischio di cancro e altre malattie croniche. Seguire una dieta mediterranea, ad esempio, è stato associato a livelli più bassi di metilgliossale nel sangue e a una migliore salute metabolica.
Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per comprendere appieno i meccanismi sottostanti e sviluppare strategie preventive basate su queste scoperte, è chiaro che una dieta sana e equilibrata rimane fondamentale per la prevenzione del cancro e il mantenimento della salute generale.
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