Un caso di peste umana è stato segnalato negli Stati Uniti, precisamente nella contea di Pueblo, in Colorado. La peste, causata dal batterio Yersinia pestis, può manifestarsi in diverse forme, tra cui la peste bubbonica, la peste polmonare e la peste setticemica. Il Dipartimento di Salute Pubblica e Ambiente di Pueblo ha comunicato la notizia senza specificare le condizioni di salute del paziente o la forma precisa della peste coinvolta
La peste bubbonica è la forma più comune della malattia e si manifesta principalmente con bubboni, ovvero linfonodi ingrossati, infiammati e dolenti che possono suppurare. I sintomi iniziali sono spesso aspecifici e simili a quelli di una sindrome influenzale, includendo febbre alta improvvisa, malessere generale, brividi, mal di testa, affaticamento, tachicardia e pressione bassa. Altri sintomi segnalati dal Dipartimento di Salute Pubblica e Ambiente di Pueblo comprendono dolori muscolari e problemi gastrointestinali come nausea e vomito. Nonostante la rarità, circa una dozzina di casi di peste bubbonica emergono ogni anno negli Stati Uniti, mentre a livello mondiale se ne contano fino a 3.000, principalmente in Sud America, Africa e Asia.
La peste polmonare, una forma meno comune ma più pericolosa, coinvolge l’apparato respiratorio e si trasmette tramite goccioline respiratorie. I sintomi includono tosse, difficoltà respiratorie, dolore toracico e tosse con sangue. Senza trattamento, questa forma può essere letale in breve tempo. La peste setticemica, invece, è caratterizzata dall’invasione batterica del sangue, causando febbre alta, brividi, debolezza estrema, dolore addominale, shock settico ed emorragie cutanee. Questa forma è particolarmente grave e richiede un trattamento immediato.
La principale via di trasmissione della peste è attraverso il morso di pulci infette che parassitano piccoli mammiferi selvatici come ratti, topi e scoiattoli. Le pulci portatrici di Yersinia pestis possono infettare anche gli animali domestici, esponendo gli esseri umani al rischio di contagio. Un esempio recente è quello di un uomo in Oregon che ha contratto la peste bubbonica dopo essere stato graffiato da un gatto infetto.
Oltre al morso di pulci, la peste può essere trasmessa tramite il contatto diretto con fluidi corporei di animali infetti, sia vivi che morti. L’inalazione di goccioline respiratorie emesse da una persona o un animale infetto è un’altra modalità di trasmissione, particolarmente rilevante per la peste polmonare. Questa forma di trasmissione rende la peste polmonare altamente contagiosa, richiedendo misure di isolamento rigorose per prevenire la diffusione.
Per ridurre il rischio di contagio in aree dove la peste è presente, è essenziale adottare misure preventive. Eliminare potenziali rifugi per roditori, come cataste di legno, e maneggiare animali malati o morti con cautela sono pratiche raccomandate. Utilizzare repellenti per pulci, trattare regolarmente cani e gatti con prodotti antipulci e evitare che gli animali domestici dormano nel letto umano sono ulteriori precauzioni consigliate. In caso di esposizione al patogeno, il periodo di incubazione varia generalmente tra i due e i cinque giorni, ma può estendersi fino a dodici giorni. La febbre può manifestarsi rapidamente, raggiungendo temperature fino a 41 °C. Data la non specificità di molti sintomi della peste, è fondamentale cercare assistenza medica immediata in caso di sospetto per evitare complicazioni gravi o la morte.
La peste può essere trattata con successo utilizzando antibiotici, ma la tempestività del trattamento è cruciale. Il Dipartimento di Salute Pubblica e Ambiente di Pueblo sottolinea l’importanza di consultare immediatamente un medico in presenza di sintomi sospetti. La dottoressa Alicia Solis, responsabile dell’Ufficio per le malattie trasmissibili e la preparazione alle emergenze presso il Dipartimento di Salute Pubblica e Ambiente di Pueblo, evidenzia che “la peste può essere curata con successo con antibiotici, ma una persona infetta deve essere curata tempestivamente per evitare gravi complicazioni o la morte”.