“Il primo passo per ridurre il colesterolo è mantenere una dieta sana ed equilibrata. È importante mantenere una dieta a basso contenuto di grassi “, fa sapere il servizio sanitario nazionale. “Altri cambiamenti nello stile di vita, come fare regolarmente esercizio fisico e smettere di fumare (se fumi), possono anche fare una grande differenza nell’aiutare a ridurre il colesterolo”.
Anche il colesterolo contenuto negli alimenti che mangiamo può essere un pericolo per la salute cardiovascolare, al di là del peso corporeo e della dieta quotidiana di un individuo. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su JAMA, che analizza i dati di 30 mila americani, focalizzandosi sulla potenziale pericolosità del colesterolo alimentare.
Per le linee guida statunitensi “non è un nutriente il cui consumo eccessivo debba preoccupare”, eppure il recente studio suggerisce o quantomeno incinta a riconsiderare questa affermazione. Dallo studio si evince che ogni 300 mg di colesterolo assunti in più al giorno implicano un aumento del 17% della probabilità di avere un incidente cardiovascolare e un aumento del 18% di mortalità.
Come ricorda il Ministero della Salute, le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di invalidità e mortalità in Italia, sebbene siano in gran parte prevenibili. Questo perché accanto a fattori di rischio non modificabili (quali età, sesso e familiarità) ci sono quelli modificabili, legati a comportamenti e stili di vita negativi, spesso a loro volta causa di diabete, obesità, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa.