Colesterolo, quanto esercizio fisico fare per ridurlo

Quanto esercizio fisico bisogna fare per ridurre il colesterolo? Il National Health Service, sistema sanitario nazionale in vigore nel Regno Unito, consiglia di fare 150 minuti di esercizio a intensità moderata ogni settimana. Tra le attività consigliate il camminare, nuotare e andare in bicicletta. E’ necessario aggiungere che l’esercizio da solo non è sufficiente per abbassare il colesterolo alto. Bisogna seguire una dieta sana ed equilibrata, a basso contenuto di grassi saturi, ridurre l’alcol ed evitare di fumare.

“Il primo passo per ridurre il colesterolo è mantenere una dieta sana ed equilibrata. È importante mantenere una dieta a basso contenuto di grassi “, fa sapere il servizio sanitario nazionale. “Altri cambiamenti nello stile di vita, come fare regolarmente esercizio fisico e smettere di fumare (se fumi), possono anche fare una grande differenza nell’aiutare a ridurre il colesterolo”.

Anche il colesterolo contenuto negli alimenti che mangiamo può essere un pericolo per la salute cardiovascolare, al di là del peso corporeo e della dieta quotidiana di un individuo. E’ quanto emerge da uno studio pubblicato su JAMA, che analizza i dati di 30 mila americani, focalizzandosi sulla potenziale pericolosità del colesterolo alimentare.

Per le linee guida statunitensi “non è un nutriente il cui consumo eccessivo debba preoccupare”, eppure il recente studio suggerisce o quantomeno incinta a riconsiderare questa affermazione. Dallo studio si evince che ogni 300 mg di colesterolo assunti in più al giorno implicano un aumento del 17% della probabilità di avere un incidente cardiovascolare e un aumento del 18% di mortalità.

Come ricorda il Ministero della Salute, le malattie cardiovascolari sono tra le principali cause di invalidità e mortalità in Italia, sebbene siano in gran parte prevenibili. Questo perché accanto a fattori di rischio non modificabili (quali età, sesso e familiarità) ci sono quelli modificabili, legati a comportamenti e stili di vita negativi, spesso a loro volta causa di diabete, obesità,  ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa.

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Claudia Montanari