L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha emesso un alert riguardante la psittacosi, un’infezione respiratoria causata dalla Chlamydophila psittaci (C. psittaci), un batterio associato agli uccelli, con un aumento dei casi segnalati nell’Unione Europea e cinque decessi confermati. Secondo l’OMS, la maggior parte dei casi è stata correlata all’esposizione a uccelli selvatici o domestici, coinvolgendo soprattutto coloro che lavorano con uccelli da compagnia, pollame e veterinari. Al fine di affrontare la situazione, sono state avviate indagini epidemiologiche e analisi sui campioni di uccelli selvatici per monitorare la diffusione del batterio. Nonostante l’aumento dei casi, l’OMS attualmente valuta il rischio legato a questa infezione come basso.
Il virologo Fabrizio Pregliasco sottolinea l’importanza di un approccio precauzionale e della comunicazione tempestiva per prepararsi a potenziali emergenze infettive future: “Può provocare anche forme gravi che portano alla morte. Bene dunque l’alert lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità, perché la comunicazione tempestiva di questi rischi può aiutarci a strutturare interventi il più possibile anticipatori di un’eventuale nuova emergenza infettiva”.
Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), consiglia cautela nel gestire gli uccelli domestici e selvatici, evidenziando il rischio di trasmissione della malattia attraverso la via respiratoria e l’importanza degli antibiotici nel trattamento della psittacosi. “La psittacosi è una malattia respiratoria causata da un batterio che infetta soprattutto gli uccelli – dice Andreoni -, in Italia è registrata in modo sporadico soprattutto nei volatili selvatici. Ma questo alert dell’Oms deve fare porre maggiore attenzione a chi possiede piccoli volatili in cattività dentro casa, quindi osservarli se stanno male e soprattutto non toccarli. Come non vanno toccati se nei parchi o per strada vediamo uccelli che stanno male. E’ una malattia comunque rara alle nostre latitudini ma si trasmette per via respiratoria, il contatto però delle mani con il volatile è un rischio da non correre”.
La psittacosi, detta anche ornitosi o malattia del pappagallo, è un’infezione che l’uomo contrae solitamente dagli uccelli, a causa di un batterio chiamato Chlamydia psittaci. Gli uccelli capaci di trasmettere questa malattia infettiva sono: i pappagalli, i pappagallini, i canarini, i passeri, i colombi ecc. Per ammalarsi, è necessario un contatto diretto con le urine, feci, uova o piume degli animali infetti. Le forme meno gravi di psittacosi possono essere asintomatiche o caratterizzate da sintomi simil-influenzali; le forme più gravi, invece, possono dar luogo a una polmonite.
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