La ricerca, condotta su 702 volontari adulti tra marzo e luglio 2022, ha focalizzato l’attenzione su due gruppi principali: coloro che seguono una dieta onnivora e quelli che adottano regimi alimentari prevalentemente a base vegetale. Il secondo gruppo è stato ulteriormente suddiviso tra flexitariani/semi-vegetariani, che consumano carne fino a tre volte a settimana, e vegetariani/vegani, che eliminano completamente carne, latticini e derivati animali dalla loro alimentazione.
Risultati sorprendenti
I risultati dell’analisi sono stati molto significativi. Gli individui appartenenti al gruppo onnivoro hanno manifestato un’incidenza di Covid significativamente più elevata rispetto ai loro coetanei a dieta a base vegetale. Inoltre, il primo gruppo ha mostrato una percentuale più alta di persone che hanno sviluppato sintomi da moderati a gravi (18% contro poco più dell’11%).
Per comprendere il fenomeno, gli scienziati hanno esaminato variabili potenzialmente influenti, come peso corporeo, condizioni mediche preesistenti e livelli di attività fisica. Una volta aggiustate queste variabili, non sono emerse differenze complessive nella gravità dei sintomi tra i due gruppi. Tuttavia, il dato più eclatante è emerso quando si è analizzata la probabilità di contrarre l’infezione: chi seguiva una dieta prevalentemente a base vegetale aveva il 39% in meno di probabilità di contrarre il virus rispetto agli onnivori.
Possibili spiegazioni scientifiche
Gli esperti avanzano diverse ipotesi per spiegare questo notevole divario. Una dieta a base vegetale potrebbe fornire nutrienti che rafforzano il sistema immunitario, creando un ambiente corporeo più resiliente alle infezioni virali. Inoltre, gli antiossidanti, fitosteroli e polifenoli presenti nelle diete vegetali potrebbero influenzare positivamente le cellule coinvolte nella funzione immunitaria, svolgendo un ruolo chiave nella difesa contro il virus. Non solo. Tali diete sembrano vantare proprietà antivirali dirette, che potrebbero contribuire a scongiurare il contagio.
Alcune considerazioni sulla ricerca
Pur sottolineando che lo studio è di natura osservazionale e non può stabilire fattori causali in modo definitivo, gli autori concludono che l’associazione tra dieta a base vegetale e minor rischio di contrarre il Covid-19 è un risultato molto interessnte che merita ulteriori approfondimenti.
Shane McAuliffe del NNEdPro Global Institute for Food, Nutrition & Health sottolinea l’importanza di ulteriori ricerche di alta qualità in questa direzione e consiglia, in attesa di conferme definitive, di considerare diete a base vegetale o modelli vegetariani per ridurre il rischio di infezione da Covid-19.