“Preoccupa il costante aumento dei contagi da Covid-19, dei ricoverati e dei decessi e non sappiamo quanto durerà questa crescita. E’ per questo motivo che sarebbe opportuno che venissero consigliate maggiori precauzioni, e innanzitutto un isolamento, volontario se non si vuole obbligatorio, dei contagiati che non dovrebbero andare in giro a diffondere il contagio. Ma sembra che l’atteggiamento della politica oggi sia quello di minimizzare il problema. Speriamo che questo non risulti un azzardo”. Lo spiega all’agenzia ANSA l’epidemiologo Cesare Cislaghi, commentando i dati dell’ultimo monitoraggio dl ministero della Salute-Iss. Il monitoraggio che dal 18 al 24 luglio, sottolinea, “rileva che l’incidenza è in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, pur rimanendo bassa e che risultano ‘in leggero aumento i ricoveri in area medica, pari a 2,4% (1.517 ricoverati)”.
I dati del Ministero dicono che in questa settimana i contagi notificati sono passati da 8.942 a 13.672, cioè con un incremento di +52,9%, mentre il totale dei ricoverati il 24 luglio è 1.555 rispetto ai 1.226 del 17 luglio, con un incremento del +26,8%, e nella sola area medica da 1.183 sono passati a 1.517 con un incremento del +28,2%. “Ci chiediamo – afferma Cislaghi – perché voler usare aggettivi come ‘lieve’ e ‘leggero’ per degli incrementi dei contagi pari alla metà e per i ricoveri pari a più di un quarto. E’ pur vero che la situazione è ancora fortunatamente molto inferiore a quella di molte ondate precedenti, ma gli incrementi ormai costanti da metà aprile non possono non creare apprensione”. Inoltre, “il dato dei contagi è un dato sottostimato, soprattutto perché attualmente molti positivi non eseguono una diagnosi, oppure se si fanno da soli un test questo non viene riportato. Il dato dei ricoveri probabilmente è più veritiero anche se a molti dei ricoverati, in assenza di sintomi respiratori, non viene fatto un tampone. Non si possono peraltro ignorare i 58 decessi per Covid avvenuti in settimana”. Come valutare la situazione? “Se tutto finisse qui e avessimo almeno già raggiunto il picco di questa ondata potremmo dire che è stata una modesta e sgradevole ondata estiva, ma il costante aumento dei contagi – conclude Cislaghi – è un dato da non sottovalutare”.