
Covid: nuovo ceppo nei pipistrelli, cosa può succedere? Si rischia una nuova pandemia? Allarme e immunità - Blitzquotidiano.it (foto Ansa)
Un nuovo Covid scoperto nei pipistrelli ha un tasso di mortalità molto più alto, avvertono gli scienziati di Wuhan.
Non si sa se il ceppo, noto come HKU5-CoV-2 e che utilizza lo stesso recettore umano del SARS-CoV-2, che ha causato il Covid-19, possa diffondersi agli esseri umani poiché “resta da indagare”.
Il ceppo di pipistrello può infettare le cellule legandosi alle proteine nel corpo umano e in altri mammiferi, ha affermato lo studio guidato dal dott. Shi Zhengli.
Un nuovo studio da Wuhan

Gli scienziati del Wuhan Institute of Virology in Cina hanno condiviso gli avvertimenti su un nuovo ceppo di Covid trovato nei pipistrelli che ha un tasso di mortalità del 35%, tra i timori di una nuova pandemia, avverte Antony Clements-Thrower sul Mirror.
Gli scienziati di Wuhan hanno avvertito di un nuovo ceppo di Covid scoperto nei pipistrelli, che potrebbe avere un tasso di mortalità molto più alto del virus che ha gettato il mondo in lockdown cinque anni fa.
Dettagli sul nuovo Covid
I ricercatori del Wuhan Institute of Virology hanno pubblicato un rapporto che conferma che il nuovo ceppo è più strettamente correlato alla MERS, una grave malattia respiratoria che può diffondersi dai cammelli alle persone attraverso il contatto fisico. La MERS ha un tasso di mortalità del 35%, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS).
Alla domanda sulle preoccupazioni sollevate dal rapporto di un’altra pandemia derivante da questo nuovo virus, il dott. Michael Osterholm, esperto di malattie infettive presso l’Università del Minnesota, ha definito la reazione allo studio “esagerata”.
Ha aggiunto che c’è molta immunità nella popolazione a virus SARS simili rispetto al 2019, il che potrebbe ridurre il rischio di un’altra pandemia mondiale. Lo studio ha aggiunto che il virus ha un’affinità di legame significativamente inferiore all’ACE2 umano rispetto al SARS-CoV-2.
Questo arriva mentre un aumento dei casi di metapneumovirus umano simil-influenzale (HMPV) in Cina ha sollevato timori di un’altra pandemia simile al Covid. Sono passati quasi cinque anni da quando il mondo è stato colpito dalla pandemia di COVID-19, una delle epidemie più letali della storia.
Il virus, noto come SARS-CoV-2, è emerso per la prima volta a Wuhan, in Cina, nel dicembre 2019 e si è rapidamente diffuso in tutta l’Asia prima di raggiungere proporzioni globali all’inizio del 2020.
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) l’ha dichiarata un’emergenza di sanità pubblica nel gennaio 2020 e l’ha riconosciuta ufficialmente come pandemia l’11 marzo. Facciamo un salto in avanti fino a ottobre 2024, e il Regno Unito sta vivendo un’ondata di casi di COVID-19, con esperti sanitari che avvertono il pubblico di essere vigile per quattro sintomi chiave.
Il ceppo XEC del coronavirus, una combinazione delle varianti BX. 1.1 e BM 3.3, sta alimentando le infezioni a livello nazionale. Identificata per la prima volta in Germania, questa variante altamente contagiosa si è ora diffusa in 27 paesi in Europa, Asia e Nord America.