La doppia detersione è più efficace: falso mito
Con doppia detersione si intende l’utilizzo in sequenza di due detergenti, il primo è un olio o un burro che va a scogliere lo sporco di natura grassa, come il sebo e il trucco, da rimuovere poi con un panno o dei dischetti di cotone; il secondo è in genere una mousse o un gel a risciacquo che ripulisce il viso e va a rimuovere anche i residui di olio della prima fase. Successivamente si applica anche il tonico.
In realtà, questo tipo di detersione più energica non è detto che sia la migliore e la più adatta a tutti, anzi a volte – a seconda del tipo di pelle – può risultare aggressiva e impoverire troppo la pelle della sua naturale protezione. Procedere quindi con una detersione più snella e leggera renderà la pelle altrettanto luminosa e radiosa. In che modo? Usando prima un latte detergente, un’emulsione di acqua in olio che in unico passaggio va a scogliere sia lo “sporco” costituito dal trucco e sebo che quello costituito da particelle, smog ecc…; poi si passa all’utilizzo del tonico per riequilibrare il pH della pelle.
Il contorno occhi necessita di un trattamento ad hoc: vero
È molto importante, se non fondamentale, utilizzare trattamenti specifici per il viso e per il contorno occhi in quanto sono due aree che hanno esigenze differenti. La pelle del viso è relativamente più spessa rispetto a quella del contorno occhi, che è molto più sottile e delicata, il che la rende più suscettibile a segni di invecchiamento, secchezza e irritazioni. In più, la pelle del viso ha una maggiore concentrazione di ghiandole sebacee, che aiutano a mantenere l’idratazione, mentre il contorno occhi è più incline alla secchezza. Per questo una buona routine quotidiana dovrebbe prevedere sempre, una volta fatta la canonica detersione, l’utilizzo di due trattamenti diversi da applicare sulla parte del contorno occhi – prodotti formulati con ingredienti delicati atti a curare problemi specifici come borse, occhiaie e rughe – e poi sul resto del viso con creme adatte al proprio tipo di pelle.
Scrub nemico dell’abbronzatura: falso mito!
Quante volte abbiamo sentito dire “non si fa lo scrub in estate perché se ne va l’abbronzatura?”. Non è così: lo scrub non è nemico dell’abbronzatura, anzi, può essere un alleato se utilizzato correttamente. Lo scrub aiuta a rimuovere le cellule morte dalla superficie della pelle, processo che può effettivamente migliorare l’abbronzatura, rendendola più uniforme e luminosa. Infatti quando le cellule morte si accumulano – il ricambio cellulare avviene ogni 21 giorni -l’abbronzatura può apparire opaca e disomogenea.
Lo scrub stimola il rinnovamento cellulare, mantenendo la pelle sana e vibrante. Questo processo può contribuire a un’abbronzatura più duratura e a un aspetto complessivamente migliore, favorendo il microcircolo e l’ossigenazione dei tessuti. Importante: abbinare sempre una buona idratazione in crema.
L’alta concentrazione dei principi attivi fa la performance del prodotto: falso mito
Un’alta concentrazione di un principio attivo in particolare non rende un prodotto più efficace in quanto non è detto che la pelle riesca ad assorbire tutto quel principio attivo. In realtà il segreto dell’efficacia del prodotto sta nella sinergia degli ingredienti, perché va a potenziare non solo l’assorbimento ma anche l’efficacia del principio attivo protagonista. È la formula in toto che massimizza l’effetto del prodotto.
La crema solare va usata sempre, non solo in estate: verità
La crema solare è un prodotto essenziale per la protezione della pelle durante tutto l’anno, indipendentemente dalla stagione. I raggi UV del sole sono presenti tutto l’anno, non solo in estate, e sono una delle principali cause dell’invecchiamento cutaneo prematuro, compresa la formazione di rughe, macchie solari e perdita di elasticità. L’uso quotidiano della crema solare può aiutare a prevenire questi segni di invecchiamento.
I raggi UVA, invece, possono penetrare attraverso le nuvole e i vetri delle finestre, causando danni alla pelle anche durante le giornate nuvolose e invernali. Incorporare la crema solare nella routine quotidiana di skincare garantisce una protezione continua e costante, creando un’abitudine che può prevenire danni a lungo termine.
I trattamenti quotidiani vanno cambiati spesso perché la pelle si abitua: falso mito
La pelle non si può abituare perché le creme non sono dei farmaci e non ci può essere assuefazione. Perciò non è una regola dover cambiare la propria skincare in virtù di questo falso mito, piuttosto è importante eventualmente cambiare in funzione di determinati fattori e solo se la pelle lo richiede. Per esempio il cambio di stagione, il cambiamento del clima, di particolari terapie o lo stress possono richiedere l’utilizzo di prodotti nuovi e diversi.
In inverno la pelle ha bisogno di maggior nutrimento a causa del freddo e della vasocostrizione, mentre in estate ha bisogno di maggiore idratazione perché si perdono più liquidi a causa del caldo.
I sieri si possono utilizzare sotto il solare: verità
Utilizzare i sieri sotto la crema solare è una pratica efficace che può migliorare significativamente la propria routine di skincare. I sieri forniscono ingredienti attivi concentrati che trattano specifiche problematiche della pelle, mentre la crema solare offre la necessaria protezione dai danni dei raggi UV. Seguire i passaggi corretti per la stratificazione assicura che ogni prodotto possa svolgere al meglio la sua funzione, mantenendo la pelle sana, idratata e protetta tutto il giorno.
Per esempio un siero multivitaminico potenzia la protezione, è anti-ossidante, aiuta a proteggere ulteriormente la pelle dai radicali liberi e ha un’importante azione anti-età.