Mantenere il cuore in salute è una priorità per molti, e la scelta della dieta gioca un ruolo fondamentale. Tra le diete ampiamente conosciute, la dieta mediterranea è considerata un pilastro, ma di recente la “dieta mima digiuno” ha catturato l’attenzione degli esperti di salute cardiovascolare. Vediamo allora le differenze tra la dieta mima digiuno e quella mediterranea, analizzando i risultati di diversi studi per comprendere a pieno i benefici per la salute cardiovascolare di entrambe.
La dieta mima digiuno è stata sviluppata da Valter Longo, un biologo e ricercatore dell’invecchiamento presso l’Università della California. Longo ha dedicato anni alla ricerca sui benefici del digiuno e ha tradotto le sue scoperte in un regime alimentare più praticabile per la vita quotidiana. Il suo studio pionieristico, pubblicato su Cell, ha gettato le basi per questo approccio alimentare che promette di offrire i benefici del digiuno con un approccio più gestibile.
Si premette che il protocollo è stato progettato per essere seguito con un rigoroso controllo medico, sconsigliando l’esecuzione autonoma, soprattutto in condizioni di salute non ottimali.
Consiste in 5 giorni di dieta vegana a basso contenuto calorico, basso contenuto proteico e alto contenuto di grassi, seguiti da un ritorno alla dieta normale per il resto del mese. A differenza del digiuno intermittente, questa dieta permette l’assunzione di cibo durante il periodo di “digiuno.”
Il confronto tra la dieta mima digiuno e la dieta mediterranea va oltre la composizione nutrizionale. La dieta mediterranea, ispirata ai modelli alimentari delle popolazioni mediterranee, si concentra su alimenti integrali, pesce, frutta e verdura. Tuttavia, la sua adozione può risultare difficile per molte persone, sia nella zona mediterranea che altrove.
Il dottor Longo ha intrapreso uno studio apparso su Nature confrontando l’efficacia della dieta mima digiuno con la dieta mediterranea nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Coinvolgendo 84 partecipanti con obesità e ipertensione, lo studio ha rilevato che il gruppo con dieta mima digiuno ha sperimentato una significativa riduzione dell’iperemia reattiva, indicatore chiave di salute cardiaca.
I partecipanti alla dieta mima digiuno hanno mostrato non solo una riduzione dell’età biologica, ma anche un calo del grasso addominale, particolarmente significativo per la prevenzione delle malattie cardiovascolari. La dieta mediterranea, sebbene abbia portato a miglioramenti, non ha raggiunto gli stessi risultati.
La dieta mima digiuno è stata oggetto di numerosi studi, andando oltre la salute cardiovascolare. Ricerche precedenti hanno esaminato il suo ruolo potenziale nel trattamento del cancro, nella terapia del cancro al seno, nella gestione della sclerosi multipla e in condizioni come la malattia cardiometabolica, malattie autoimmuni e Alzheimer.
Monique Richard, nutrizionista e dietista ha sottolineato a Medical News Today che, nonostante i risultati promettenti, la dieta mima digiuno non è una soluzione autonoma o a lungo termine. Raccomanda un approccio personalizzato, incorporando alimenti ricchi di nutrienti come frutta, verdura, legumi e noci. Collaborare con un esperto di nutrizione può guidare verso scelte alimentari adatte alle esigenze uniche di ciascun individuo.
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