Negli ultimi anni, l’approccio alla ricerca di informazioni sulla salute sta cambiando radicalmente grazie ai social network, in particolare a TikTok e altre piattaforme digitali. Secondo una ricerca condotta da Doxa Pharma su un campione di 1.031 persone tra i 18 e i 54 anni, ben il 65% degli utenti di social media si affida a health influencer per ottenere consigli e informazioni sulla salute.
Il ruolo degli health influencer
Gli health influencer sono professionisti della salute come medici, farmacisti e nutrizionisti che, oltre alla loro attività professionale, gestiscono profili sui social media. Questi specialisti condividono dati e consigli su temi come:
- Salute mentale (58%);
Patologie, cura e prevenzione (57%);
Salute alimentare (62%);
Salute sessuale (44%);
Dermatologia e malanni stagionali (41%).
Pietro Pierangeli, fondatore dell’agenzia Honboard, sottolinea la necessità di monitorare questo fenomeno per garantire relazioni virtuose e trasparenti tra aziende e utenti. Tuttavia, ci sono preoccupazioni riguardo all’approccio delle nuove generazioni su TikTok.
Il fenomeno TikTok e le nuove generazioni
Uno studio condotto da Hall & Partners in collaborazione con Think Next ha rivelato che TikTok sta diventando un punto di riferimento per la generazione Z e i millennial in cerca di suggerimenti sulla salute. Negli Stati Uniti, 59 milioni di persone, circa il 18% della popolazione, si rivolgono a health influencer su TikTok per informazioni sulla salute e per affrontare malattie croniche. Questo trend è particolarmente pronunciato tra i giovani:
- Un giovane su tre della generazione Z si affida a health influencer per discutere e gestire le proprie condizioni di salute.
- Più di un quarto dei millennial segue lo stesso comportamento.
Il dato più preoccupante è che i pazienti affetti da patologie croniche spesso preferiscono rivolgersi a questi influencer piuttosto che ai medici. Tra i pazienti con malattie croniche, il 30% evita di parlare della propria condizione con il medico, e il 63% dei pazienti con malattie infiammatorie croniche intestinali si rivolge a influencer della salute.
I rischi dell’autodiagnosi
Nonostante i benefici potenziali, ci sono rischi significativi associati all’affidarsi a informazioni non verificate sui social media. La banalizzazione dei temi di salute e l’opportunismo di alcuni professionisti del settore possono portare a seri problemi, come l’autodiagnosi errata. La struttura di TikTok, che privilegia contenuti brevi e accattivanti, può non offrire una visione completa e accurata delle soluzioni mediche, inducendo gli utenti a tentativi fai-da-te.
Suggerimenti per una consapevole consultazione online
Per evitare i rischi legati all’autodiagnosi e alla disinformazione, è fondamentale mantenere una mentalità critica. Ray W. Christner, psicologo statunitense, offre alcuni consigli utili:
- Utilizzare i social come punto di partenza: i social media possono essere una risorsa iniziale, ma non devono sostituire il consulto medico professionale.
- Essere critici e verificare le informazioni: incrociare le informazioni trovate con quelle di siti web affidabili e autorevoli.
- Evitare la conferma delle idee personali: non cercare solo informazioni che confermino le proprie opinioni preesistenti.
- Mettere la salute al primo posto: cercare sempre risposte da fonti autorevoli e affidabili.