Ho fatto il vaccino contro il covid e mi sento più tranquillo. Un tocco leggerissimo di una anziana farmacista, qualche minuto di attesa per un coetaneo arrivato prima e un po’ di fastidio per dover togliere maglione e camicia.
Poi sono uscito ad affrontare i 15 gradi del pomeriggio invernale romano col cuore più leggero ma sempre con la mia doppia mascherina sul muso, nonostante il vaccino.
La porto sempre da sempre da quando un mio coetaneo è morto ed essersela tolta in mezzo alla strada per rispondere al telefono. La moglie che aveva 65 anni, dieci meno di lui, si ammalò ma è ancora viva.
So bene che il covid ormai non è più la principale causa di morte in Italia.
Per 50 che oggi soccombono al virus c’è ne sono altri 1.500 che muoiono di tumore, polmonite, incidente stradale e altro.
Ma morire di covid oggi solo perché sei un vecchio imprudente mi pare essersela andata a cercare.
Pontifico e magari sarò punito dagli dei invidi . Ma ce la metto tutta per evitarla.
Quel che ci toccherà in sorte, come si cantava negli anni sessanta, est ecrit dans le ciel.
Per dare una base numerica alle mie paure, ecco alcune cifre dal mio Cronaca Oggi. Un dato colpisce, che in circolazione ci sono oltre 200 mila malaati di covid. Se il bollettino settimanale parla di 50 mila nuovi casi, il totale dei malati è un numero che incute soggezione,
Covid, la situazione aggiornata, morti e malati settimana per settimana dal mese di febbraio 2023