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I 4 cambiamenti dello stile di vita aiutano a rallentare l’Alzheimer

Secondo una ricerca, 4 specifici cambiamenti nello stile di vita potrebbero aiutare a prevenire il declino della funzione cognitiva nelle persone con demenza precoce e rallentare la progressione dell’Alzheimer, specialmente nelle fasi iniziali. La malattia di Alzheimer rappresenta una delle sfide sanitarie più gravi del nostro tempo, influenzando milioni di persone in tutto il mondo. Nonostante i numerosi progressi nella ricerca medica, una cura definitiva rimane elusiva.

Recenti ricerche pubblicate su Alzheimer’s Research & Therapy hanno rivelato come specifici interventi sullo stile di vita possano contribuire significativamente a migliorare la funzione cognitiva in persone con deterioramento cognitivo lieve o demenza precoce causata dall’Alzheimer. Lo studio, che ha analizzato gli effetti di una combinazione di interventi intensivi sullo stile di vita, suggerisce che cambiamenti come la gestione dello stress, l’esercizio fisico, una dieta a base vegetale e la partecipazione a gruppi di supporto possono avere un impatto positivo.

Impatto della malattia di Alzheimer sulla salute

La malattia di Alzheimer è una condizione neurodegenerativa che provoca cambiamenti progressivi nel cervello, colpendo la memoria, il pensiero e le capacità funzionali. I sintomi includono perdita di memoria, cambiamenti di personalità e difficoltà nel prendere decisioni, rendendo la gestione quotidiana estremamente impegnativa.

Shannel Kassis Elhelou, ricercatore di geropsicologia e neuropsicologia presso il Pacific Neuroscience Institute, ha descritto a Medical News Today l’impatto significativo che l’Alzheimer ha sulla qualità della vita. I pazienti sperimentano un declino progressivo delle funzioni cognitive e delle attività quotidiane, con un aumento del rischio di isolamento sociale e un pesante carico per i caregiver.

Cambiamenti nello stile di vita per prevenire l’Alzheimer

Uno studio clinico randomizzato e controllato ha coinvolto cinquantuno partecipanti con un’età media di 73,5 anni, tutti con deterioramento cognitivo lieve o demenza precoce dovuta all’Alzheimer. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno di controllo che riceveva cure standard e uno di intervento che seguiva un programma intensivo di cambiamenti nello stile di vita per 20 settimane.

I quattro cambiamenti principali nel gruppo di intervento includevano:

  1. Dieta a base vegetale: I partecipanti seguivano una dieta composta principalmente da cibi integrali e minimamente trasformati, con l’aggiunta di integratori specifici. La dieta limitava i grassi nocivi e i carboidrati raffinati, puntando su alimenti che supportano la salute cerebrale.

  2. Esercizio fisico: Il programma di esercizio includeva almeno trenta minuti di attività fisica moderata al giorno, insieme a sessioni di allenamento di forza leggera tre volte a settimana. L’attività fisica regolare è stata dimostrata migliorare la circolazione sanguigna e la salute cerebrale, riducendo il rischio di declino cognitivo.

  3. Gestione dello stress: Tecniche come meditazione, yoga e esercizi di respirazione venivano utilizzate per aiutare i partecipanti a ridurre i livelli di stress. La gestione dello stress è cruciale poiché livelli elevati di stress sono associati a un aumento del rischio di declino cognitivo.

  4. Supporto di gruppo: I partecipanti prendevano parte a riunioni di supporto di gruppo tre volte a settimana. Il supporto sociale è stato riconosciuto come un fattore importante per mantenere la salute mentale e il benessere generale.

Risultati dello studio

Il gruppo di controllo ha mostrato un declino in tutte le valutazioni cognitive e funzionali, mentre il gruppo di intervento ha registrato miglioramenti significativi in tre delle quattro valutazioni. Questo suggerisce che i cambiamenti nello stile di vita non solo possono rallentare il declino cognitivo ma anche migliorare la funzione cognitiva nelle persone con demenza precoce.

I partecipanti del gruppo di intervento hanno mostrato un miglioramento nella configurazione del microbioma intestinale e nei biomarcatori clinicamente rilevanti rispetto ai controlli. Dean Ornish, uno degli autori dello studio, ha sottolineato che questo è il primo studio clinico randomizzato a dimostrare che un intervento intensivo sullo stile di vita può migliorare significativamente la cognizione e la funzione nei pazienti con malattia di Alzheimer in fase iniziale.

Limitazioni

Nonostante i risultati promettenti, lo studio presenta alcune limitazioni. La dimensione del campione era relativamente piccola e i risultati non possono essere generalizzati a tutta la popolazione con Alzheimer. Inoltre, la ricerca non ha incluso misurazioni della struttura del cervello, che avrebbero potuto fornire un quadro ancora più chiaro dei benefici degli interventi sullo stile di vita.

Il periodo di intervento di 20 settimane è relativamente breve, e i futuri studi potrebbero beneficiare di periodi di intervento e follow-up più estesi. Inoltre, gli interventi erano complessi e non è del tutto chiaro quale di essi abbia avuto il maggiore impatto sui miglioramenti cognitivi.

Claudia Montanari

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