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Il consumo di aglio aiuta a migliorare colesterolo e glicemia

L’aglio è noto per i suoi benefici sulla salute. Da secoli, è stato utilizzato come rimedio naturale per una varietà di disturbi. Recentemente, gli scienziati si sono concentrati sul potenziale dell’aglio nel migliorare i livelli di colesterolo e glicemia. Una nuova revisione e meta-analisi degli studi esistenti, apparsa sulla rivista Nutrients, ha cercato di valutare l’effetto dell’aglio su questi aspetti della salute metabolica.

Gli scienziati hanno esaminato come il consumo di aglio possa influenzare i livelli di colesterolo, zucchero nel sangue e trigliceridi. L’obiettivo era determinare se l’aglio potesse diventare una soluzione terapeutica per le persone con disturbi del metabolismo dei lipidi e del glucosio. Questo studio ha rivelato che l’aglio può effettivamente aiutare a ridurre i livelli di colesterolo e zucchero nel sangue, suggerendo un possibile ruolo nella gestione di malattie croniche come la malattia coronarica e il diabete di tipo 2.

Importanza di monitorare colesterolo e glicemia

Tenere sotto controllo la glicemia e il colesterolo è fondamentale per prevenire e gestire diverse patologie. Secondo i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC), il diabete colpisce milioni di persone ogni anno. Oggi si stima siano oltre 4 milioni le persone affette da diabete in Italia e i numeri sono destinati ad aumentare vertiginosamente. Inoltre, il 57% degli uomini e il 58% delle donne, di età compresa tra i 35-74 anni, ha il valore della colesterolemia totale uguale o superiore a 200 mg/dl, ovvero il limite massimo.

Lo studio

Gli scienziati cinesi hanno condotto una meta-analisi di 29 studi per comprendere l’impatto dell’aglio su vari marcatori metabolici. Hanno analizzato dati relativi a colesterolo totale, colesterolo lipoproteico ad alta densità (HDL), colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL), glicemia a digiuno, HbA1c e trigliceridi. Gli studi inclusi nella meta-analisi comprendevano un totale di 1.567 partecipanti di età superiore ai 18 anni e utilizzavano diverse forme di aglio come intervento, tra cui polvere, olio, estratto invecchiato, pillole e capsule.

L’aglio contiene un composto chiamato allicina, noto per le sue proprietà antibatteriche, antifungine e antivirali. Precedenti studi hanno dimostrato che l’allicina può ridurre il colesterolo negli animali. Questa meta-analisi ha cercato di determinare se questi benefici si estendono agli esseri umani. I risultati hanno mostrato che il consumo di aglio è associato a una riduzione significativa della glicemia a digiuno, dell’HbA1c, del colesterolo totale e dell’LDL. Inoltre, è stato osservato un aumento del colesterolo HDL, considerato il “colesterolo buono”.

Un aspetto interessante emerso dallo studio è che la durata dell’intervento con l’aglio ha un impatto significativo sui risultati. Gli studi di intervento più lunghi hanno mostrato miglioramenti maggiori nei livelli di glicemia a digiuno, colesterolo totale e LDL. Tuttavia, non è stato riscontrato alcun effetto significativo sui livelli di trigliceridi.

Il cardiologo Cheng-Han Chen ha commentato che, nonostante le diverse metodologie degli studi inclusi nella meta-analisi, i risultati suggeriscono che l’aglio potrebbe avere effetti benefici sui livelli di zucchero nel sangue e colesterolo grazie ai suoi composti a base di zolfo come allicina, alliina e diallil disolfuro. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere esattamente come questi composti agiscano.

Anche Edwin Bosa-Osorio ha discusso i risultati, notando che, sebbene interessanti, gli studi inclusi nella meta-analisi avevano campioni di dimensioni limitate e durate variabili. Bosa-Osorio ha sottolineato che ulteriori studi con campioni più ampi e durate più lunghe sono necessari per confermare questi risultati e potenzialmente influenzare le raccomandazioni dietetiche future.

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