Il fumo rappresenta ancora la più grande minaccia per la salute umana e provoca in modo diretto più decessi di alcol, droga, incidenti stradali, aids, omicidi e suicidi messi insieme. Lo afferma la Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) in occasione della Giornata mondiale senza tabacco.
In Italia i decessi legati al fumo sono oltre 93.000 ogni anno, il 20,6% del totale di tutte le morti tra gli uomini e il 7,9% del totale di tutte le morti tra le donne. Il costo sociale e sanitario per la collettività determinato dal fumo è pari in Italia a oltre 26 miliardi di euro ogni anno. – afferma il presidente Sima, Alessandro Miani – La vera emergenza attuale, come certificato dalle indagini presentate oggi dall’ Istituto superiore di sanità, è rappresentata dalle sigarette di nuova generazione, come quelle elettroniche o a tabacco riscaldato, che costituiscono la porta di ingresso che introduce i giovani al fumo. Gli ultimi numeri ufficiali registrano in Italia una abnorme crescita nel numero di fumatori che ricorre a dispositivi elettronici, che passano dallo 0,4% del 2014 al 3,3% del 2023, e tra i giovani dai 14 ai 17 anni raddoppia in un solo anno il policonsumo, ossia l’utilizzo contemporaneo di sigarette tradizionali, elettroniche e tabacco riscaldato. Come Sima chiediamo di rafforzare ed estendere gli interventi di contrasto sia attraverso una stretta alla pubblicità diretta e indiretta al fumo fatta attraverso i social network e che colpisce proprio i più giovani, sia mediante campagne di informazione dirette soprattutto ai minori circa i rischi sanitari connessi alle sigarette di nuova generazione, partendo dalle scuole per sensibilizzare i ragazzi sui danni provocati dal fumo”.