Una nuova ricerca suggerisce che l’orario in cui consumiamo i pasti potrebbe giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione delle malattie cardiovascolari come infarto e ictus. Mangiare il primo pasto della giornata prima delle 8:00 e concludere l’ultimo pasto prima delle 21:00 potrebbe ridurre significativamente il rischio di problemi cardiaci, secondo uno studio pubblicato su Nature Communications.
Studio su 103.389 adulti
I ricercatori hanno esaminato i dati di 103.389 adulti, con un’età media di 42 anni, partecipanti allo studio NutriNet-Santé. Durante i sette anni di follow-up, si sono verificati 2.036 casi di malattie cardiovascolari, tra cui ictus, attacchi ischemici transitori e infarto del miocardio.
L’Importanza degli orari dei pasti
I risultati sono stati sorprendenti: ritardare il primo pasto della giornata è stato associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Ogni ora di ritardo ha comportato un incremento del 6% delle malattie cerebrovascolari. Allo stesso modo, consumare l’ultimo pasto dopo le 21:00 è stato collegato a un aumento del 28% del rischio di malattie cerebrovascolari rispetto a chi mangiava prima delle 20:00.
Ruolo differenziato nei generi
Interessante notare che le differenze di rischio legate agli orari dei pasti erano più significative nelle donne rispetto agli uomini. Le donne che concludevano il pasto prima delle 20:00 mostravano una riduzione più marcata del rischio rispetto ai loro omologhi maschili.
Il collegamento con i ritmi circadiani
I risultati dello studio suggeriscono un collegamento tra i ritmi circadiani e la salute cardiovascolare. I ritmi circadiani, i pattern biologici ciclici di 24 ore che regolano la fisiologia, il metabolismo e il comportamento, influiscono sulla capacità del corpo di bruciare calorie e regolare l’appetito.
Consigli degli esperti
Esperti come Tatiana Ridley, coach della salute e nutrizionista olistica, spiegano che quando gli orari dei pasti non coincidono con i ritmi circadiani, si possono verificare squilibri ormonali che favoriscono l’accumulo di grasso. Alcuni consigliano il digiuno intermittente, evitando pasti dopo le 20:00 e iniziando il giorno con una colazione prima delle 8:00.
In sintesi, mangiare presto sembra essere una strategia chiave per preservare la salute cardiovascolare. Anne Danahy, nutrizionista dietista registrata, raccomanda di anticipare la dieta, concentrando pasti più sostanziosi al mattino e a pranzo, concludendo la cena entro le 19:00. La qualità della dieta è altrettanto importante; uno stile mediterraneo o a base vegetale può massimizzare i benefici del digiuno programmato.
In definitiva, l’attenzione agli orari dei pasti potrebbe essere una semplice ma potente leva per promuovere la salute del cuore. Non si tratta solo di cosa mangiamo, ma anche di quando lo facciamo, e questa nuova ricerca ci invita a considerare attentamente l’orologio biologico del nostro corpo per un benessere cardiovascolare ottimale.