La ricerca scientifica continua a confermare il legame tra alimentazione e salute, con studi sempre più numerosi che dimostrano come una dieta sana possa influenzare positivamente il nostro benessere generale, compresa la salute del cervello. In questo contesto, un nuovo studio della Columbia University di New York suggerisce che la dieta MIND è associata a una minore incidenza di demenza e mortalità.
La dieta MIND, sviluppata nel 2015, combina i principi fondamentali delle diete mediterranea e DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension). Questa dieta mette in evidenza l’importanza di consumare cibi a base vegetale, pesce e pollame, riducendo al minimo l’assunzione di carne rossa, burro e zuccheri. Grazie alla sua composizione bilanciata e ricca di nutrienti, la dieta MIND si è dimostrata estremamente efficace nel promuovere la salute del cervello e nell’aiutare a prevenire la demenza.
Uno studio condotto presso la Columbia University di New York e pubblicato su Annals of Neurology ha esaminato l’effetto dell’adesione a lungo termine alla dieta MIND su oltre 1.600 partecipanti. Dopo 14 anni di monitoraggio, i ricercatori hanno scoperto che coloro che seguivano più da vicino la dieta MIND avevano un minor rischio di sviluppare demenza e un punteggio più lento sull’orologio di metilazione DunedinPACE, un indicatore chiave del processo di invecchiamento biologico.
L’orologio DunedinPACE è un biomarcatore della metilazione del DNA che valuta il ritmo dell’invecchiamento biologico multisistemico. Sviluppato da ricercatori della Duke University e dell’Università di Otago, valuta 19 indicatori dell’integrità dei sistemi corporei, fornendo una stima del tasso complessivo di cambiamento attraverso questi sistemi.
Gli esperti ritengono che la dieta MIND agisca riducendo l’infiammazione cerebrale e fornendo nutrienti chiave per il mantenimento della salute cognitiva. Alimenti come pesce, verdure a foglia verde, frutti rossi e frutta secca sono ricchi di acidi grassi omega-3, antiossidanti e polifenoli che possono proteggere il cervello dall’infiammazione e dallo stress ossidativo, due processi associati al declino cognitivo.
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