La guerra influenza la psiche dei ragazzi. Più di un giovane su due è rimasto impressionato di fronte alle notizie e alle immagini dolorose del conflitto in Medio Oriente, mentre il 35% ritiene di aver avuto una reazione all’inizio, ma ora si sente abituato.
È quanto emerge da un’indagine di Telefono Azzurro dedicata alla salute mentale dei giovani e realizzata con il supporto di Bva Doxa su 800 ragazzi tra i 12 e i 18 anni, presentata alla conferenza “Il futuro dell’infanzia tra nuovi scenari e risposte concrete” al CNEL in previsione della Giornata Internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza di lunedì 20 novembre. Ma quali sentimenti genera la guerra? Il 49% dei ragazzi sottolinea di provare molto spesso rabbia, il 59% tristezza, il 39% angoscia. Un ragazzo su 5 molto spesso fa incubi sugli attacchi. L’empatia e la vicinanza alle popolazioni colpite sono sentimenti molto diffusi tra le giovani generazioni. Il 19% pensa alle vittime del conflitto ogni giorno, il 39% spesso e il 30% qualche volta.
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