Non è vero ma ci credo si è detto spesso e con felice intuizione dei gesti i non gesti scaramantici, insomma delle prescrizioni della superstizione, non è vero ma…ci credo. Qualcosa del genere, del genere non è vero ma ci crediamo, è accaduto nel corso degli ultimi decenni nelle società opulente e con buon livello di qualità della vita. E’ accaduto che ci crediamo che l’allattamento artificiale ai neonati non solo si può ma addirittura sia meglio per certi versi a quello al seno, O almeno che il latte artificiale faccia cose buone, abbia effetti buoni e utili che il latte materno non ha. Non è vero ma…ci crediamo. Perché? E cosa è che non è vero?
Uno, anzi due dei crucci, delle fatiche e talvolta dei tormenti genitoriali sono le famose coliche dei neonati: piange, ha le coliche, che facciamo? Talvolta il cullare e anche la mano calda sul pancino non bastano, talvolta non basta nulla perché le coliche fanno parte integrante del mondo reale e come mai nessuno finora ha inventato lo stermina raffreddore, nessuno ha mai inventato lo stermina colichette dei neonati. Però il sogno genitoriale è che esista, quindi facilità genitoriale a inquadrare miraggi, a rincorrere ad afferrarli i miraggi. E dal sogno alla favola il passo è breve. Quindi se ai genitori qualcuno sussurra, ipotizza che il latte artificiale faccia scomparire le coliche…No questo no, non lo fa nessuno. Ma basta suggerire-vantare che col latte artificiale le coliche diminuiscono di quantità e intensità e…non è vero ma ci crediamo.
Giocando sulla non universale e calante nel corso della vita capacità dell’organismo di scomposizione del lattosio, giocando e mischiando cose che tra loro non c’entrano si è diffusa e impiantata una correlazione non vera. E cioè il latte è pesante da digerire (nella realtà solo per parte della popolazione e non certo nei primi giorni, anni e decenni di vita). Se è pesante da digerire, più naturale è e più pesante sarà, mentre quello artificiale è in qualche modo più…leggero. Quindi meno coliche. Non è vero, come illustra studio su scala planetaria pubblicato su Lancet. Ma ci crediamo, perché risponde ad un nostro bisogno di credere. Credere, non sapere. Infatti non è vero che latte artificiale favorisca il sonno dei neonati. E’ vero che i genitori ad un certo punto hanno bisogno, oltre che dormire, di credere alla qualunque prometta loro che potranno dormire senza che il pianto in culla li svegli ogni mezz’ora/ora. Tale è il bisogno di credere alla qualunque che non pochi sono attratti dal credere che l’allattamento artificiale renda da adulti più intelligenti. A questo ci crediamo in genere un po’ meno ma è non vero, falso come le altre due a cui crediamo (le coliche e il sonno).
Non è vero, per la predicazione funziona o almeno ha base su cui poggiare. Infatti il risultato concreto/operativo è che nella prima ora di vita solo un neonato su due viene portato a nutrirsi al seno della mamma. E che nei primi sei mesi di vita ancor meno, ancor meno della metà dei neonati si nutre e cresce di e con latte materno. Non c’è medico o pediatra che non spiegherà come il latte materno sia in termini nutrizionali e biologici più consono a salute e sviluppo dell’organismo che nutre. Ma, come non c’è miglior sordo di chi non voglia sentire, non c’è migliore ascolto di ciò che si vuole sentire. L’allattamento artificiale è più consono ad una organizzazione della vita familiare e sociale, può meglio essere programmato, scandito, perfino delegato.
Però questo tipo di motivazioni a sostegno, quelle reali, ci appaiono un po’ crude e quindi ci fa un sacco piacere se qualcuno ci suggerisce che il latte artificiale qualcosa di buono lo fa che il latte materno non fa. Ma non è vero. Così come non è vero che il latte artificiale sia da evitare o che sia insufficiente alla sana crescita. Si cresce in salute anche se allattati al biberon e non al seno. Se il latte materno manca o se una qualche libera e rispettabile scelta genitoriale esclude l’allattamento materno, allora la scienza e l’industria (nei paesi a reddito medio alto) hanno per fortuna creato l’alternativa, alternativa per fortuna disponibile. Ma alternativa, non prima scelta: questo è il latte artificiale per i neonati. La prima scelta, favole a parte, è il latte materno al seno. Punto.
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