Mercurio, arsenico, piombo e altri metalli pesanti sono stati trovati negli assorbenti interni

Un gruppo di ricercatori dell’Università della California ha condotto uno studio su 30 assorbenti interni di 14 diversi marchi, rivelando la presenza di 16 metalli tossici nel 100% dei campioni analizzati. Tra i metalli rilevati ci sono arsenico, piombo, mercurio, nichel, rame e ferro. I livelli di concentrazione di questi metalli variano in base a tre fattori principali: il luogo di vendita degli assorbenti (Stati Uniti, Regno Unito o Unione Europea), il fatto che fossero biologici o non biologici, e la distinzione tra prodotti di marca o di supermercato.

La ricerca e il potenziale rischio per la salute

La principale autrice dello studio, Jenni Shearston, ha dichiarato: “Nonostante il potenziale rischio per la salute pubblica, sono state condotte pochissime ricerche per misurare le sostanze chimiche presenti negli assorbenti interni. Per quanto ne sappiamo, questo è il primo studio dedicato alla misurazione dei metalli negli assorbenti. È preoccupante che abbiamo trovato concentrazioni di tutti i metalli che abbiamo testato, compresi metalli tossici come arsenico e piombo”.

Differenze tra assorbenti organici e non organici

Lo studio ha evidenziato che gli assorbenti organici presentano livelli più alti di arsenico, mentre quelli non organici contengono più piombo. Secondo Sky News, i metalli possono contaminare gli assorbenti in diversi modi: il cotone può assorbirli dall’acqua contaminata, dal suolo o dall’aria, oppure potrebbero essere aggiunti direttamente dai produttori durante il processo di produzione. I ricercatori avvertono che non esiste un livello “sicuro” di esposizione a questi metalli.

Mercurio, arsenico, piombo e altri metalli pesanti sono stati trovati negli assorbenti interni (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Il dibattito sui possibili rischi

Nonostante le preoccupazioni sollevate dallo studio, alcuni esperti ritengono che la questione non sia così allarmante. Il principale problema attuale è determinare se i metalli possano effettivamente essere assorbiti dal corpo tramite la vagina, un aspetto su cui la ricerca è ancora scarsa, come riporta il New York Times. Inoltre, i livelli di metalli tossici riscontrati sono bassi. La dottoressa Jennifer Lincoln ha commentato in un video sui social media: “Le persone sono esposte a quantità maggiori di arsenico quando mangiano del riso”.

Preoccupazioni per l’esposizione cumulativa

La dottoressa Shruthi Mahalingaiah, ginecologa e professoressa associata di salute ambientale, riproduttiva e femminile presso l’Università di Harvard, sottolinea che gli assorbenti interni vengono utilizzati per diversi giorni al mese per decenni, e che l’esposizione cumulativa potrebbe essere motivo di preoccupazione: “Certo, in un dato momento si può dire ‘i livelli sono al di sotto del limite’, ma se una persona giovane li usa per tutta la vita, il carico potrebbe accumularsi e diventare problematico per il corpo”.

 

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Filippo Limoncelli