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Oms, perché non può più essere presa sul serio: l’attacco del Washington Times

È sempre più evidente che l‘Organizzazione Mondiale della Sanità non persegue la tutela della salute. 

In una mossa che la maggior parte delle persone troverebbe sconcertante, alla 76esima Assemblea mondiale della sanità, alla fine di maggio, la Corea del Nord è stata eletta nel consiglio esecutivo dell’OMS. È difficile capire come mai un dittatore come Kim Jong Un sia stato accolto a braccia aperte da un organo esecutivo che decide gli approcci all’assistenza sanitaria e alle politiche di salute pubblica in tutto il mondo.

La Corea del Nord nel consiglio esecutivo dell’OMS

Nel suo discorso, il rappresentante nordcoreano ha criticato gli Stati Uniti perché, a causa delle sanzioni imposte al regime dittatoriale di Kim, ha “i numeri peggiori in termini di rispetto dei diritti umani”.

In un’altra mossa diplomatica dell’OMS, il 29 maggio il suo direttore generale, Tedros Adhanom Ghebreyesus, si è incontrato con il viceministro della Sanità russo Oleg Salagay per discutere del “lavoro della Russia per far progredire la salute materna e infantile”.

Considerando che la Russia ha bombardato ospedali e unità di maternità in Ucraina e ha sottratto i bambini ai loro genitori, il capo dell’OMS che elogia la Russia per le sue politiche sanitarie a favore dei bambini è al di là della parodia.

L’OMS non ha però dimenticato del tutto l’Ucraina. In concomitanza con la Giornata mondiale senza tabacco del 31 maggio, l’OMS ha pubblicato un rapporto che elogia il governo ucraino per non aver lasciato che una guerra lo distogliesse dal vietare i liquidi aromatizzati per il vaping. Questo ci riporta al 2016, quando l’OMS esortò i funzionari della Siria, devastata dallo Stato Islamico, a implementare la produzione di sigarette “nonostante l’attuale crisi nel Paese”.

Le questioni in sospeso durante il (primo) mandato di Tedros

Tedros è stato eletto senza opposizione nel maggio dello scorso anno per un secondo mandato di cinque anni, nonostante una serie di questioni sorte durante il suo mandato. L’agenzia sanitaria globale si è resa ridicola quando il direttore generale ha nominato il brutale dittatore dello Zimbabwe Robert Mugabe come ambasciatore di buona volontà e, più recentemente, è stata pesantemente criticata per essersi inchinata davanti al governo cinese.

È ampiamente riconosciuto che l’OMS ha fallito miseramente nel gestire l’epidemia di COVID-19. Nonostante le segnalazioni di fuga del virus dalla Cina, solo a metà marzo 2020 l’OMS ha finalmente ammesso che si stava verificando una trasmissione globale del virus e ha dichiarato l’inizio della pandemia.

Invece, nel gennaio 2020, mentre era chiaro che Paesi diversi dalla Cina stavano segnalando casi di COVID-19, l’OMS ha passato il tempo a pubblicare una serie di 14 tweet sui pericoli del vaping, tra cui affermazioni come quella che il liquido delle sigarette elettroniche è altamente infiammabile e che il vapore passivo è letale, entrambe false.

Non è la prima volta che l’OMS sbaglia le sue priorità quando si tratta di malattie mortali. Nel 2014, il precedente direttore generale, Margaret Chan, non si è presentata ad una conferenza per discutere la rapida crescita dell’epidemia di Ebola in Africa ed è invece volata a Mosca – pochi mesi dopo che la Russia aveva abbattuto il volo Malaysia Airlines 17 sull’Ucraina – per incontrare Vladimir Putin, lasciando intendere che il divieto delle sigarette elettroniche è in cima alle sue priorità.

Sempre sotto la responsabilità della signora Chan, la dottoressa Vera Luiza da Costa e Silva, allora a capo del Segretariato della Convenzione Quadro per il Controllo del Tabacco dell’OMS, si è congratulata con il Presidente filippino Rodrigo Duterte per le sue politiche antifumo, ignorando opportunamente che egli ha incoraggiato fino a 20.000 omicidi extragiudiziali di consumatori di droga.

La signora Chan ha anche presieduto un incontro globale tenutosi in Turkmenistan, presumibilmente come ricompensa per il fatto che il suo dittatore, Gurbanguly Berdymukhamedov, ha limitato severamente le vendite di sigarette nel 2016. Human Rights Watch descrive il Turkmenistan come “uno dei Paesi più oppressivi e chiusi del mondo”, che vieta la religione, tortura i prigionieri politici e vanta “uno dei peggiori record di libertà dei media al mondo”.

Il Turkmenistan sostiene inoltre di non aver registrato un solo caso di COVID-19 e minaccia le persone che rifiutano la vaccinazione di essere imprigionate fino a due anni. Tuttavia, nulla di tutto ciò ha impedito all’OMS di premiare il Turkmenistan l’anno scorso per i suoi sforzi durante la pandemia di COVID-19.

La battaglia dell’OMS contro i prodotti alternativi alle sigarette 

Tedros è impegnato a sostenere la battaglia dell’OMS contro i prodotti alternativi alle sigarette, che stanno aiutando milioni di fumatori a smettere in tutto il mondo. Nel novembre di quest’anno si terrà una riunione dell’OMS per trattare il vaping e altri prodotti a rischio ridotto alla stregua del letale tabacco combustibile, senza nessuna evidenza scientifica.

Per un’organizzazione sanitaria globale che deve necessariamente dialogare con i governi e le autorità, è sorprendente che l’OMS sembri non avere alcuna sensibilità politica e sostenga alcuni tra i peggiori governi del mondo, promuovendo politiche contrarie alla salute pubblica. Gli Stati Uniti sono il maggior finanziatore dell’OMS, elemento che dovrebbe essere rivalutato dalla Casa Bianca, se l’organizzazione continua a mantenere un comportamento ambiguo nei confronti dei regimi dittatoriali.

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